24 anni in due minuti: 9500 selfie consecutivi come manifesto dell’inesorabile scorrere del tempo

L'obiettivo del fotografo Karl Baden: scoprire il ruolo, attraverso un’analisi che dura da decenni, dell’invecchiamento e dello scorrere inesorabile delle lancette verso la fine, nella vita quotidiana...

[U]n autoscatto al giorno per decine di anni con una precisione che rasenta l’ossessione e la follia. L’obiettivo?

Scoprire che ruolo ha, attraverso un’analisi che dura dal 1987, l’invecchiamento e lo scorrere inesorabile delle lancette verso la fine, nella vita quotidiana delle persone. Più di 9500 scatti, finora, in oltre 27 anni per una performance che finirà solo al momento della morte dell’artista.

E’ questo il progetto di Karl Baden – fotografo americano, classe 1952 – iniziato il 23 febbraio 1987.
Da quel momento in poi, tutti i giorni, Baden, appena sveglio, realizza un autoscatto facendo attenzione –da tre decadi – a mantenere invariata posizione, la luce e i materiali fotografici.

Ogni click viene archiviato maniacalmente e custodito in un luogo sicuro. Un video di meno di 2 minuti raccoglie in un time-lapse suggestivo, tutto il lavoro finora compiuto.

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Redazione
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