[L]a Cappella Bella (altrimenti nota come Cappella Baglioni), collocata nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Spello, è un gioiello dell’arte rinascimentale e custodisce uno splendido ciclo di affreschi sulla vita di Cristo eseguito dal Pinturicchio tra l’estate del 1500 e la primavera del 1501.
Fin qui, niente di strano. Ma solo in apparenza: in questa cappella, sparsi nel cielo oppure oltre il confine delle montagne dipinte, qualcuno ha voluto rintracciare segnali di vita da un altro pianeta: veri e propri alieni, dunque. Un esempio? Accanto a Gesù Bambino, alla Madonna e a Giuseppe, agli angeli, ai pastori, al bue e all’asino, nell’Adorazione compare una sfera grigio chiaro, dal profilo irregolare e dall’aspetto metallico, “che sembrerebbe emanare una certa luminosità, testimoniata dai trattini di colore giallo-arancio che circondano l’immagine”. Sarebbero delle lingue di fuoco “più marcate nella parte inferiore, quasi a delineare il moto ascensionale dell’oggetto”.
In realtà quella luce lontana è la stella del mattino, l’annuncio del sole, la rappresentazione dell’affacciarsi di Cristo al mondo. L’osservazione di molti dipinti antichi offre strani “oggetti celesti” che non sono certamente – come sostiene certa bassa letteratura – alieni in visita alla terra, quanto segnali divini e angelici, quando il cielo era un grande foglio sul quale scriveva la mano di Dio.
Una sfera grigia che emana lingue di fuoco. Pinturicchio e l'equivoco degli "Ufo"
Sparsi nel cielo oppure ecco un misterioso oggetto, che per qualcuno è stato inserito con lo scopo di indicare segnali di vita da un altro pianeta: veri e propri alieni, dunque...