Stilettate di Zana. Uscire dalla solitudine, convergere, cooperare, partecipare. Con Raffaello

Le Tre Grazie è un dipinto a olio su tavola (17×17 cm) di Raffaello Sanzio, databile al 1503-1504 circa e conservato nel Museo Condé di Chantilly. Grazia, interazione, amicizia, collaborazione…
STILETTATE
di Tonino Zana
Ricominciare. Verbo necessario ai tempi della guerra, del covid mai lasciato alle spalle, ai tempi dell’isolamento e della caduta delle relazioni. Abbiamo accorciato le settimane, si esce il fine settimana, dimezzato anch’esso, o venerdì o sabato, il patto rituale col riposo diventa nordico, germanico o inglese, questione di soldi e questione di scarsa propensione al dialogo, alla conversazione. Non vi pare di sentire sempre di più il termine week end, il desiderio compassato per un finale minimo? E di lunedì, il ricominciare è bolso, di terza mano.
Ci accontentiamo, ci basta quanto riusciamo a tollerare, siamo più poveri di partecipazione. Qualche anno fa, si esagerò con la partecipazione, tutto era ordinato secondo un diktat, democrazia è partecipazione. Vero, in parte, la canzone di Gaber diceva, libertà è partecipazione. Di sicuro, se la partecipazione viene allenata e usata quando è importante, necessaria, altrimenti diviene assemblea, popolo finto, noia in fabbricazione. Ecco, forse, abbiamo consumato troppa energia in una partecipazione sproporzionata a ideali e bisogni, a cultura e testimonianza e adesso siamo stanchi, ci sediamo su divani con cento canali e quattromila prodotti supermarket. Noi italiani non siamo mai stati così americani, così inglesi e così tedeschi mentre loro vorrebbero trasformarsi in italiani.
Che storie, amici, le nostre storie spesso prive di senso, mentre in Ucraina l’ideale di libertà si trasforma in sangue, in Russia centinaia di persone muoiono per la democrazia. L’Europa si sforza di essere fisica e unita e invece non riesce a personalizzare la propria dimensione, non si vede. Nessuno dice, una volta al giorno, ecco l’Europa, è quella là, è bionda, bella cera, sta andando da Maurizio, partecipa al convegno di Stile. No, c’è e non c’è. L’Europa è come noi, ci risvegliamo, usciamo ed è come s e non esistessimo. Perché non ci incontriamo. Sarà bene ricominciare.

Condividi l'articolo su:
Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz