Il nuovo numero della rivista “Frate Francesco”, uscito in questi giorni, reca, tra i contributi di studio raccolti, un saggio di Aleksander Horowski con la proposta di attribuzione di una preghiera non conosciuta a Francesco d’Assisi.
Padre Aleksander Horowski dell’Istituto Storico dei Cappuccini, ha dedicato numerosi studi a San Francesco.
La preghiera sconosciuta – riconducibile al Santo, secondo lo studioso – è una invocazione al Re pacifico ma anche una esortazione agli uomini di buona volontà ad essere operatori di pace. Francesco non solo si convertì dopo la guerra e la prigionia, ma partecipò a una Crociata, nel tentativo di mettere pace tra musulmani e cristiani. Vide stragi orribili. Fu anche ricevuto dal sultano. E da quell’incontro crebbe la sua vocazione assolutamente pacifista, che lo portò ad ascoltare, con sempre maggior attenzioni, le ragioni degli altri.
Nello studio pubblicato dalla rivista, Horowski argomenta diffusamente in un ampio saggio – da pagine 7 a pagina 36 – il percorso attributivo al santo.
“La scoperta, dopo tanti secoli, di un componimento inedito di san Francesco d’Assisi è una notizia importante dal punto di vista religioso e storico. – ha detto il religioso – Ma è anche emozionante perché di colpo siamo raggiunti dalla voce di Francesco che parla a noi di ‘pace’. Cosa ancora più preziosa oggi considerando il momento storico e gli sforzi che il Papa, che porta il nome del santo, sta facendo per risparmiare al mondo un conflitto planetario e forse atomico”. La preghiera, scritta in latino, è stata tradotta. Eccola
“Voi, o figli degli uomini,
lodate bene il Signore della gloria sopra tutte le cose,
magnificatelo ed esaltatelo!
E glorificatelo nei secoli dei secoli,
affinché sia ogni onore e gloria nelle altezze
a Dio, creatore onnipotente,
e sulla terra sia pace agli uomini di buona volontà!
Assai magnifico è questo Re pacifico, al di sopra di tutti i re
dell’universo intero, Signore Dio, nostro Creatore,
Redentore e Salvatore, Consigliere e nostro ammirabile Legislatore!”