STILETTATE
diTonino Zana
Per voi, una grazia ricevuta. Ho saltato una puntata di Stilettate. Non gridate subito alla vittoria. Calma. Il mio computer è stato configurato. Per me, una sorta di trapianto per delega incomprensibile, attiva e passiva. Intanto tutto si è fermato, internet tirava le cuoia con respiri di intermittenza, picpicpic e nella notte la lucina per alcuni secondi è sparita. Stecchito? No, pian piano ha ripreso, consigli da tutto il mondo conosciuto e quindi la parola frequente, il consiglio mediato, sono stati: resettare. Cioè spegnere e riaccendere, prendersi un caffè anche ristretto, con questo calmo tiene bene la pressione e poi tutto ricomincia. Intanto sono passate 24 ore di inquietudine, mi sono sentito abbandonato e ferito, un poco invalido.
Vedete com’è la vita, tu disprezzi la tecnologia e appena ti viene tolta di mano e di mente non riesci a muoverti.
Ieri mattina mi sono trovato davanti il golfo di Manerba, sostenuto dalla Rocca misteriosa, abilitato alla visita da una spiegazione al museo di archeologia e non riuscivo a perdere il contatto con l’angoscia del computer configurato e ancora sotto operazione.
D’incanto, senza perché né percome si è rimesso a funzionare, mi ha rasserenato e vi ha inguaiato.
Ho realizzato: mi ha tenuto il broncio. Non è né il primo né l’ultimo. Che almeno lo sappia per interposta stilettata.