PUOI RICEVERE GRATUITAMENTE, OGNI GIORNO, I NOSTRI SAGGI E I NOSTRI ARTICOLI D’ARTE SULLA TUA HOME DI FACEBOOK. BASTA CLICCARE “MI PIACE”, ALL’INIZIO DELLA PAGINA, POCO SOPRA IL TITOLO DI QUESTO ARTICOLO. STILE ARTE E’ UN QUOTIDIANO, OGGI ON LINE, FONDATO NEL 1995
Oggetto di un culto paragonabile a quello che, nella seconda metà del Novecento, fu riservato a Marilyn Monroe, Sara Bernardht, grande attrice e donna che, in gioventù, riluceva di un’intensa bellezza, fu ritratta da artisti di livello – tra i quali Boldini – e celebrata da scrittori e poeti per la sua avvenenza e per l’intensità interpretativa. Victor Hugo la definiva la “Voce d’oro”, ma comunemente era chiamata la “Divina” o la “Imperatrice del teatro”. Jean Cocteau coniò per lei il termine “superstar”, anche perchè raccolse successi in cinque continenti. Ha in parte ispirato Marcel Proust – probabilmente con le attrici Rachel e Rejane – il personaggio dell’attrice “Berma” nella Recherche. Collaborò con il giovane D’Annunzio. Fu anche pittrice e scultrice.
Le sue origini sono rimaste oscure. Nacque nell’ottobre 1844. Diceva di essere d’origine ebraica. Sua madre era una modista e una “cortigiana”. Non si seppe mai chi fosse suo padre. Iniziò rapidamente la carriera del teatro, affiancandola a quella di accompagnatrice. Approdò alla Comedie fracaise e, successivamente fondò una propria compagnia.
A vent’anni, da una relazione con il principe Charles-Joseph Eugène Henri Georges Lamoral de Ligne (1837–1914), ebbe il suo unico figlio, Maurice Bernhardt, che sarebbe divenuto scrittore. Successivamente, ebbe diversi amanti, tra i quali gli artisti Gustave Doré e Georges Clairin. Nel 1882 si sposò a Londra con un collega di origini greche, Aristides Damala, che era morfinomane. A causa della droga, la loro relazione durò pochissimo. Si professò pubblicamente lesbica. Convisse con la pittrice Louise Abbéma. Lei stessa chiamò il pittore Alfons Mucha a ideare e disegnare i manifesti teatrali, a partire da dicembre del 1894. All’età di 70 anni, a causa della tubercolosi ossea al livello del ginocchio, subì l’amputazione di una gamba. Ma non si diede per vinta. Tornò sul palcoscenico, recitando seduta. Morì il 26 marzo 1923.
Fu anche pittrice e scultrice. Intorno al 1874, quando era un’attrice di talento riconosciuto, insegnò modellazione. Ecco, di seguito, alcune immagini nel suo studio e alcune sue opere.