8400 monete medievali d’argento trovate con metal detector in un buco. Archeologi accorrono per risolvere il mistero

E' pertanto probabile che il tesoro sia stato sepolto, prima dell'arrivo dell'esercito nemico. Ed è pure chiaro che chi nascose le monete dovette morire poco dopo, senza poter rivelare a nessuno il luogo del prezioso deposito

Il ritrovamento è stato tenuto segreto per mesi affinché gli archeologi potessero verificare l’origine del tesoro. E la notizia è stata data laconicamente, pochi giorni fa, sotto la pressione dei mass media, che l’avevano colta nel tam tam degli appassionati di metal detector: 8400 monete d’argento trovate da uno di loro, con la consueta strumentazione per il rilevamento di metalli, in una cavità del terreno, poi coperta, non distante da alcune costruzioni di origine medievale.


Chi nascose questo tesoro? Gli archeologi probabilmente chiariranno il contesto del ritrovamento. Scavi e sopralluoghi si sono succeduti da quando l’uomo ha correttamente segnalato la scoperta avvenuta in Scozia, non lontano dal confine con l’Inghilterra.

La scoperta è avvenuta a Dunscore vicino a Dumfries ed è stato descritto come il più grande tesoro di monete medievali trovato in Scozia dal XIX secolo. Le monete sono principalmente penny di Edoardo I ed Edoardo II risalenti al XIII e XIV secolo, periodo nel quale si susseguivano gli scontri militari tra i regni di Scozia e di Inghilterra.

E’ pertanto probabile che il tesoro sia stato sepolto, prima dell’arrivo dell’esercito nemico. Ed è pure chiaro che chi nascose le monete dovette morire poco dopo, senza poter rivelare a nessuno il luogo del prezioso deposito.

Perché tanti tesori monetari vengono trovati nel Regno Unito, mentre in Italia le scoperte di monete sono assai rare? In Gran Bretagna l’attività dei cercatori con metal detector non viene osteggiata, se il cercatore rispetta poche regole, molto chiare: deve evitare le aree archeologiche tutelate; deve chiedere il permesso di ricerca al proprietario del terreno; deve segnalare all’autorità giudiziaria l’eventuale scoperta di oggetti preziosi o antichi. La maggior parte delle ricerche avviene su terreni arati, già sconvolti dall’azione dell’aratro. La legge prevede che i tesori siano di proprietà del cercatore e del proprietario del terreno. Lo stato ha diritto di prelazione, nell’acquisto degli oggetti, a prezzi di mercato. Il denaro ricavato viene diviso tra chi ha trovato il tesoro e il padrone del campo.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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