Pastelli nella pittura francese dell’Ottocento. La mostra dedicata ai colori di una luce morbida e magica

Il XVIII secolo viene ritenuto essere l’età d’oro del pastello. Questo mezzo senza pari per rendere gli effetti della materia e del tocco vellutato dell’incarnato è quindi spesso limitato alla ritrattistica. Passato di moda durante la Rivoluzione francese, il pastello ha vissuto una rinascita dalla metà del XIX secolo fino all'inizio del XX secolo. La gamma dei pastelli si amplia poi notevolmente sia in termini di tonalità che di texture, aprendo così le porte a tutti i tipi di sperimentazione. La collezione del Museo d'Orsay testimonia in modo eccezionale questo rinnovamento.

Musée d’Orsay espone un centinaio di pastelli della sua collezione di circa 500 opere nell’ambito della mostra Pastels, De Millet à Redon che rimarrà allestita nel museo parigino fino al 2 luglio 2023.
L’ultima mostra di questa portata dedicata ai pastelli del Museo, «Il mistero e lo splendore», risale al 2009. Questa nuova presentazione permetterà al pubblico di scoprire o riscoprire questi gioielli della collezione dove risplendono le opere di Millet, Degas, Manet, Cassatt, Redon, Lévy-Dhurmer e molti altri.

Lucien Lévy-Dhurmer
La Femme à la médaille, en 1896
Musée d’Orsay
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt

Il XVIII secolo viene ritenuto essere l’età d’oro del pastello. Questo mezzo senza pari per rendere gli effetti della materia e del tocco vellutato dell’incarnato è quindi spesso limitato alla ritrattistica. Passato di moda durante la Rivoluzione francese, il pastello ha vissuto una rinascita dalla metà del XIX secolo fino all’inizio del XX secolo. La gamma dei pastelli si amplia poi notevolmente sia in termini di tonalità che di texture, aprendo così le porte a tutti i tipi di sperimentazione. La collezione del Museo d’Orsay testimonia in modo eccezionale questo rinnovamento.

Mary Cassatt,
Mère et enfant sur fond vert ou Maternité,, 1897,
Musée d’Orsay
Don de Mary Cassatt, 1897 © Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt

Né disegno né pittura, il pastello è un’arte singolare che offre un rapporto immediato con la materia. Costituito da pigmenti puri, poggia sospeso sulla grana della carta o sulla tela. La vibrazione che ne deriva spiega la sua bellezza ma anche la sua fragilità. Multiforme, permette tutte le modulazioni, dal tocco vaporoso dello sfumino ai tratteggi più vigorosi. Il pastello fa fondersi linea e colore, ed è significativo che un artista come Degas lo abbia utilizzato quasi esclusivamente dal 1888-90, la scelta del mezzo segnando il culmine delle sue assidue ricerche sul disegno e sul colore.

La mostra si articola intorno a otto grandi temi che evidenziano la rinascita del pastello della seconda metà del XIX secolo. Dai ritratti, sulla scia del XVIII secolo, alle chimere degli artisti simbolisti, passando per il paesaggio o le trasformazioni sociali, il percorso riunirà molti artisti e metterà in risalto le opere di Millet, Degas, Lévy-Dhurmer, Redon, Mary Cassatt e di molti pastellisti.

Museo d’Orsay
Domenica 9h30 – 18h00
Lunedì chiuso
Martedì 9h30 – 18h00
Mercoledì 9h30 – 18h00
Giovedì 9h30 – 21h45
Venerdì 9h30 – 18h00
Sabato 9h30 – 18h00
Musée d’Orsay
Mappa e itinerario

Biglietti
Ordinario 16 €
Ridotto 13 €
Bambini 13 €

https://stilearte.it/var/www/vhosts/stilearte.ithttpdocs/sai-cose-il-pastello-viaggio-tra-i-capolavori-colorati-con-polvere-di-farfalla-video/

 

Condividi l'articolo su:
Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz