“Roma continua a restituire preziose testimonianze del suo passato: una splendida testa in marmo integra è stata ritrovata durante i lavori a Piazza Augusto Imperatore curati dalla Sovrintendenza Archeologi e restauratori sono impegnati nella pulitura e nello studio del reperto” annuncia il sindaco di Roma Gualtieri.
Piazza Augusto Imperatore si trova nel centro di Roma e venne creata nel 1937 dal regime fascista per valorizzare il Mausoleo di Augusto.
Nell’estate 2020 sono stati avviati nuovi lavori per una risistemazione complessiva della piazza. La conclusione è prevista in due momenti distinti, entro la fine del 2023 e ad aprile 2024.
Il mausoleo di Augusto, anche noto come Augusteo, è un monumento funebre risalente al I secolo a.C.. Esso occupava una parte dell’area settentrionale dell’originario Campo Marzio romano e vi erano tumulati, oltre ad Augusto stesso, diversi membri della dinastia giulio-claudia. L’ultimo imperatore ad esservi seppellito fu Nerva.
Tra le ipotesi in campo, quella che questo volto di donna provenisse proprio dall’interno del mausoleo e che possa rappresentare una delle esponenti femminili della famiglia imperiale. L’altra ipotesi è che, più generalmente, essa rappresentasse una testa di Afrodite. Il marmo nel quale è stata scolpita è di provenienza greca. Per quanto riguarda la datazione gli archeologi sono propensi, almeno in seguito alle prime verifiche, a collocarla temporalmente al tempo di Augusto e pertanto all’epoca della realizzazione del Mausoleo.
Il primo ad essere seppellito nel mausoleo di famiglia fu Marco Claudio Marcello, il nipote prediletto ed erede designato di Augusto, morto improvvisamente nel 23 a.C., seguito dalla madre di Augusto, Azia maggiore.
Qui furono poi poste le ceneri del genero di Augusto, Marco Vipsanio Agrippa, il figlio adottivo Druso maggiore e i nipoti Lucio e Gaio Cesare. Lo stesso Augusto vi fu sepolto nel 14. S Dopo Augusto vi furono seppelliti i nipoti Druso minore e Germanico, la moglie Livia Drusilla e il figlio adottivo e successivo imperatore Tiberio.
Caligola pianse qui sulle ceneri della madre Agrippina e dei fratelli Nerone Cesare e Druso Cesare; in seguito vi furono portati i resti dell’altra sorella, Giulia Livilla, di Drusilla e, forse, di Caligola stesso. Nerone, come in precedenza la figlia di Augusto, Giulia maggiore, venne escluso dalla tomba dinastica e messo nel mausoleo della famiglia paterna, i Domizi Enobarbi.
Gli archeologi stanno ora procedendo al confronto iconografico di questo volto con altre sculture già note dei membri femminili della famiglia imperiale.