L’artista d’installazione, Bruce Nauman (1941, Stati Uniti) ha utilizzato, come appare scontato nell’ambito delle installazioni, una vasta gamma di media quali scultura, fotografia, neon, video, disegno, incisione e performance. Nauman è particolarmente noto per l’uso di forme e testi, realizzati con lampade al neon. Nel video, in questa pagina, collaboratori e fan spiegano l’influenza e il mistero dell’artista, le cui opere sono presenti nella collezione itinerante di arte moderna e contemporanea internazionale di proprietà delle National Galleries of Scotland e della Tate.
A metà degli anni ’60, dopo aver studiato matematica, fisica e arte, Bruce Nauman lavorò sulla scena artistica di Los Angeles e di San Francisco. Nel corso della sua carriera ha indagato su chi siamo, fisicamente e mentalmente, usando il corpo umano e lo spazio in cui vive. Il suo stesso corpo è diventato uno strumento importante e un punto di riferimento. Usando limitazioni e sistemi autoimposti, ne ha esposto la vulnerabilità, così come il potenziale di violenza e la necessità di comunicare.
Le parole sono sia il soggetto che la forma di molte delle opere di Nauman. Attraverso giochi di parole stimolanti, realizzazioni al neon e su carta gettano nuova luce sulle frasi di tutti i giorni. Il suono e la voce umana vengono fatti irrompere nello spazio tradizionalmente quieto della galleria o del museo. L’artista vuole che l’esperienza del suo lavoro sia “come essere colpiti in faccia con una mazza da baseball. O meglio, come essere colpiti nella parte posteriore del collo. Non lo vedi mai arrivare; ti abbatte, semplicemente”.
Bruce Nauman: "Lo spettatore va preso a mazzate". Le opere dell'artista americano. Il video della Tate
Le parole sono sia il soggetto che la forma di molte delle opere di Nauman. Attraverso giochi di parole stimolanti, realizzazioni al neon e su carta gettano nuova luce sulle frasi di tutti i giorni. Il suono e la voce umana vengono fatti irrompere nello spazio tradizionalmente quieto della galleria o del museo. L'artista vuole che l'esperienza del suo lavoro sia "come essere colpiti in faccia con una mazza da baseball. O meglio, come essere colpiti nella parte posteriore del collo. Non lo vedi mai arrivare; ti abbatte, semplicemente"