Cattaneo, Fantini e Contessa. Il gotico cortese rivisitato. Una pala in rilievo con scarti di falegnameria e notevole tecnica pittorica

Così, in un pomeriggio d'estate a Gardone Valtrompia, il legno scartato diventa un dono prezioso, una testimonianza di amore per l'arte e per la propria comunità. Un'opera d'arte che non solo emoziona e ispira, ma che trasmette un messaggio profondo: che l'anima generosa di un artista può dare vita a capolavori indimenticabili, lasciando un'impronta indelebile nei cuori di chi vi si avvicina

Natività Radiosa: La Pala Lignea di Pierluigi Cattaneo e William Fantin, con la collaborazione di Attilio Contessa a Gardone Valtrompia

di Carla Costa
Nel cuore dell’estate, mentre il sole abbraccia con dolcezza le strade di Gardone Valtrompia, un’opera d’arte unica cattura l’attenzione di chiunque vi passi. Lungo una passeggiata rilassata tra i vicoli accoglienti, il profumo di legno fresco riempie l’aria, mentre si arriva alla maestosa chiesa di San Carlo.

Qui, all’interno di quelle sacre mura, una sorpresa incredibile attende i visitatori. Un’opera in legno, grande e maestosa, si erge con un’aura di calma e spiritualità. Ma ciò che colpisce ancor di più è la sua origine. Gli artisti Pierluigi Cattaneo e William Fantini, con la collaborazione di Attilio Contessa, hanno utilizzato lo scarto di un falegname per plasmare questa meraviglia.

Il legno, con le sue venature e le imperfezioni naturali, diventa il supporto su cui Cattaneo, Fantini e Contessa hanno realizzato una scena sacra di straordinaria bellezza. La pala raffigura la natività con i Magi, avvolta da un’aura di mistero e sacralità. Ogni dettaglio è curato con una maestria sorprendente, come se l’anima dell’artista avesse lasciato una traccia indelebile nel legno.

I magi, con espressioni di meraviglia e adorazione, sembrano prendere vita tra le pieghe dei loro sontuosi abiti dai toni intensi di blu e rosso. Le aureole color oro brillano con un bagliore divino, riflettendo la luce del sole e portando un senso di sacralità alla scena.

Al centro dell’opera, il bambino Gesù, con le sue piccole mani tese verso i magi, sembra emanare una dolcezza e una luce propria. Lo sguardo puro e innocente del bambino cattura l’attenzione e tocca l’anima, comunicando un messaggio di speranza e di amore.

L’intera scena è ambientata in un’atmosfera avvolgente, come se il tempo si fosse fermato in un istante di magia e raccoglimento. Il legno intagliato prende vita con una profondità sorprendente, regalando alla pala un senso di tridimensionalità che avvolge chiunque si avvicini.

L’opera è molto più di un semplice intarsio in legno; è un’esperienza emozionale che si manifesta attraverso l’attenzione ai dettagli, l’amore per l’arte e la dedizione verso la sua comunità. Ogni tratto diventa un’opportunità per esprimere la propria anima generosa e pura, per trasformare uno scarto in un dono prezioso per la sua terra e per chiunque vi si avvicini.

E mentre si continua la passeggiata estiva, il ricordo di quell’incontro speciale con l’arte permane nel cuore. La pala in legno, con il suo spirito di riciclo creativo, diventa un’espressione tangibile di come la bellezza possa nascere da materiali semplici e trasformarsi in qualcosa di straordinario grazie alla passione e all’ingegno di un artista.

Così, in un pomeriggio d’estate a Gardone Valtrompia, il legno scartato diventa un dono prezioso, una testimonianza di amore per l’arte e per la propria comunità. Un’opera d’arte che non solo emoziona e ispira, ma che trasmette un messaggio profondo: che l’anima generosa degli artisti può dare vita a capolavori indimenticabili, lasciando un’impronta indelebile nei cuori di chi vi si avvicina.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz