Nei pressi del sito d’inabissamento della grande nave da sbarco dell’U.S. Navy LST 158 a Licata (località due Rocche), è stato recuperato un elmo da palombaro italiano Salvas mod.1905 di secondo tipo. La scoperta è stata effettuata da Antonino Blandino e Salvatore Torregrossa. La notizia è stata data poco fa dalla Soprintendenza del mare.
La presenza dell’elmo, difficilmente riconducibile agli eventi bellici legati all’operazione “Husky”, può essere conseguenza della bonifica post-bellica eseguita nel sito, ma anche di operazioni subacquee lavorative legate alla relativa vicinanza della piattaforma petrolifera “Prezioso”.
Per verificare la natura del suo utilizzo, civile o militare, sarà risolutivo sia l’esame del numero di matricola, che sarà probabilmente visibile dopo le prime operazioni di pulitura, che il futuro ritrovamento del relativo collare.
Il reperto è stato affidato a Fabio Amato, della sezione licatese del GAI (Gruppi Archeologici d’Italia) ed è attualmente esposto presso il Chiostro S’Angelo di Licata, accanto ai reperti e cimeli militari, anche di provenienza subacquea, legati alla II Guerra Mondiale e all’operazione Husky.
La Soprintendenza del Mare ha ringraziato gli scopritori e il Comandante di Vascello Gianfranco Betrò, Direttore della Scuola Subacquei e Scuola E.O.D. del Comando Subacquei e incursori di COMSUBIN, per la preziosa consulenza.