Mostre 2023 | Balla, Depero, Boccioni… Il Futurismo Italiano e il contributo del Mezzogiorno.

Esplora l'impatto del Futurismo Italiano nel Meridione con la mostra d'arte che presenta opere e documenti rari, svelando l'eredità culturale e creativa di questo movimento avanguardista. Scopri il percorso dei visionari artisti futuristi, Un'esperienza aperta fino al 10 gennaio 2024.

MATERA – Futurismo italiano. Il contributo del Mezzogiorno agli sviluppi del Movimento è il titolo della mostra in programma fino al 10 gennaio 2024 al Museo nazionale di Matera – Palazzo Lanfranchi

Ambrosi: Seconda squadra atlantica su New York, 1933, olio su tavola. Dalla mostra di Matera

L’arte del Futurismo, un movimento che ha avuto radici in Italia ma ha fatto eco in tutto il mondo, ha lasciato un’impronta profonda anche nel Meridione. Questa esposizione, è stata salutata dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, come una sfida culturale al rinnovamento e alla creazione di una modernità. Ha dichiarato: “Ricostruire il percorso di questi visionari delle avanguardie nel Sud è stata una delle imprese compiute dagli organizzatori della mostra, che inizialmente si sono posti l’obiettivo di recuperare la conoscenza di un fenomeno che ha influenzato tutte le discipline artistiche, e che ancora oggi lascia una preziosa eredità di pensiero e creatività.”

La mostra, ospitata presso Palazzo Lanfranchi, espone oltre 130 opere d’arte, tra dipinti, sculture e disegni, provenienti da musei pubblici, fondazioni, archivi e collezioni private. A completare il percorso espositivo, ci sono documenti d’archivio sia noti che inediti, provenienti da varie istituzioni. Inoltre, il Museo Nazionale Collezione Salce ha messo a disposizione ben 25 manifesti futuristi, confermando così la collaborazione tra il Museo Nazionale di Matera e la Direzione Regionale Musei Veneto nell’ambito del progetto “Futurismi.”

Questa esposizione è stata ideata da Annamaria Mauro e Daniele Ferrara, curata da Massimo Duranti ed è promossa dal Museo Nazionale di Matera in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Veneto. Oltre ai noti protagonisti del Futurismo, come Boccioni, nativo della Calabria, Balla, Severini, Carrà, Depero, Prampolini, Dottori e Benedetta, sono presentati anche artisti meno conosciuti, ma non meno significativi, come Roherssen, Bologna e Castellana.

Nel settore dell’Aeropittura, l’esposizione include opere di numerosi futuristi, ciascuno con caratteristiche uniche definite dallo stesso Marinetti nel 1939: Prampolini e Crali con la “Aeropittura stratosferica cosmica biochimica,” Fillia e Diulgheroff con la “Aeropittura essenziale, mistica ascensionale simbolica,” mentre Dottori, Benedetta, Bruschetti, Peruzzi, Tano e Angelucci presentano la “trasfiguratrice lirica spaziale” e Tato contribuisce con la “sintetica e documentaria.” Altre opere di Dottori, Fillia e Bruschetti rappresentano l'”Arte Sacra Futurista,” come codificato nel manifesto del 1931.

Enrico Prampolini: Costruzione spaziale-paesaggio, 1919 olio su tela, cm 47 × 47,3 Collezione privata, Roma – Courtesy Futur-ism Roma. Dalla mostra di Matera

Oltre all’Aeropittura, l‘esposizione esplora la tendenza meccanicistica all’interno del Futurismo, con opere di Depero, Pannaggi e Prampolini, che in seguito abbracciarono l’idealismo cosmico, un presupposto dell’astrattismo. La mostra dedica particolare attenzione ai “Circumvisionisti,” un gruppo di futuristi campani attivi fin dal 1914, composto da pittori, poeti paroliberi, scrittori e intellettuali che hanno contribuito in modo significativo alla presenza del Futurismo a Capri e Napoli. Sono in mostra opere di artisti come i fratelli Francesco e Pasqualino Cangiullo, Buccafusca, Cocchia, Peirce, Lepore e Maino, i protagonisti di un percorso culturale che ha attraversato il Futurismo fino al teatro napoletano di Antonio De Curtis.

Un focus speciale è riservato al contributo della Lucania al Futurismo, con l’esposizione di due rare opere di Joseph Stella, originario di Muro Lucano, ma trasferitosi negli Stati Uniti all’età di 19 anni e definito “il primo futurista d’America.”

 

Futurismo italiano. Il contributo del Mezzogiorno agli sviluppi del Movimento 
20 Ottobre 2023 – 10 Gennaio 2024
Matera, Museo nazionale di Matera – Palazzo Lanfranchi

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Redazione
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