Montichiari aspetta la lama di luce dell’equinozio che “taglia la roccia” delle Pieve. Magia e devozione antica

Lavori all'interno impediscono quest'anno di vedere la croce di luce. nella chiesa. Chi volesse potrà comunque posizionarsi all'esterno dell'edificio romanico, dietro l'abside, per ammirare intorno alle ore 17-17,30 e se le condizioni atmosferiche lo permetteranno questo evento di sempre grande suggestione.


Nella medievale Pieve di San Pancrazio,, che sorge sull’omonimo colle, a Montichiari – in provincia di Brescia – due volte l’anno, nei giorni dell’equinozio si verifica quello che è stato definito il “miracolo della luce”. Il sole colpisce perfettamente la finestrella centrale dell’Abside, disegnando sulla volta una croce di luce che illumina uno dei due tabernacoli. Un fenomeno di grande suggestione, che ci fa comprendere come gli edifici, in antichità fossero costruiti secondo criteri di orientamento “magnetici”, religiosi e astronomici. Si pensa che i principali monumenti collettivi fungessero proprio da segnatempo e da segna stagioni, diventando calendari precisissimi, tra misticismo e pratica delle attività agricole. L’equinozio cade il 20 marzo.

San Pancrazio di Montichiari rientra in questo gruppo di mistici calendari medievali. Quest’anno il fenomeno potrà essere visto dall’esterno, come filo passante di luce e non come riflesso di una croce.

“A causa del ripristino dell’interno della Pieve conseguente ai lavori di risanamento conservativo a cui la chiesa è stata soggetta recentemente non sarà possibile nei prossimi giorni assistere al suo interno al fenomeno naturale dell’equinozio di primavera che richiama sempre numerosi appassionati e curiosi. – specifica il Comune, in una nota – Chi volesse potrà comunque posizionarsi all’esterno dell’edificio romanico, dietro l’abside, per ammirare intorno alle ore 17-17,30 e se le condizioni atmosferiche lo permetteranno questo evento di sempre grande suggestione.

Nel territorio di Montichiari è ampiamente testimoniata l’età romana da una diffusa presenza di insediamenti rurali (V secolo a.C.) composti da ville rustiche e piccole necropoli. Proprio all’epoca romana risalirebbe la costruzione di un edificio al posto del quale, nel VI secolo d.C., fu successivamente innalzata la chiesa di San Pancrazio.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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