Adriano Ponte, con la scultura “Narciso” è stato tra i finalisti del Premio Nocivelli 2014. L’artista analizza la propria opere
L’opera proposta è una reinterpretazione del mito di Narciso. La rappresentazione non ha come sbocco un mero estetismo, il mito è solo un pretesto per inscenare la visione di un robotico umanoide nell’attimo in cui coglie il proprio riflesso.
Sullo sfondo del mito il soggetto scultoreo, un robot antropomorfo, si compone di scarti in ferro, frutto di un lavoro di recupero e di assemblaggio. Per la maggior parte gli oggetti impiegati sono stati ritrovati in stato di abbandono, alcuni in vecchi cantieri o nelle campagne, altri recuperati in officine. Ognuno di questi oggetti sul nascere ha svolto una mansione tecnologica più o meno complessa necessaria alla quotidianità di alcuni di noi, ognuno è frutto di una metamorfosi artificiale imposta ad una materia sorda di per sé già esistente allo stato di natura.
Da scarti, avanzi industriali quali erano, uno ad uno i vari oggetti si spogliano della loro funzione e si annullano confluendo in un solo e nuovo essere, in questo caso un Narciso che scruta la propria immagine riflessa e che cerca di colmare la distanza tra se e il riflesso tendendo verso di esso la mano.
Il mito viene rielaborato. L’umanoide, in tutto simile ad un robot, prende coscienza della propria struttura costitutiva. Gli scarti si impongono alla vista dell’uomo, questi non può espellerli senza disfarsi. Narciso deve suo mal grado incontrarsi e scontrarsi con quanto egli stesso crea e lascia nel proprio ambiente.
Adriano Ponte – Biografia
Adriano Ponte nasce nella provincia di Campobasso, a Larino, l’11 novembre del 1989. Trascorre gli anni dell’infanzia e della adolescenza a Morcone, piccolo paese del beneventano situato nell’alto Sannio. Nel 2003 inizia gli studi all’Istituto Tecnico Industriale Guglielmo Marconi di Campobasso che termineranno nel 2009. Nel settembre dello stesso anno si iscrive al corso di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel marzo 2014 termina il percorso accademico triennale, laureandosi con lode con una tesi in storia dell’arte.
Esordisce in una mostra collettiva d’arte contemporanea In Germania, ad Hechingen nel luglio 2013, a cura di Maria Claudia Farina e Ulrich Johannes Mueller, organizzata dall’associazione Weisses Haeusfe. Nello stesso periodo, fino a settembre 2013, è impegnato in una residenza in Grecia sull’isola di Lemnos, organizzata dalla Galleria d’Arte Contemporanea balcanica di Kontia e dall’ Associazione Culturale Kontiatinon Limnos, curatore della residenza è Sfounis Thomas. Durante la residenza, in agosto, vengono tenute due mostre collettive, la prima alla Galleria d’Arte Contemporanea balcanica di Kontia, la seconda a Christodoulideio, palazzo della città di Myrinas. Curatore di entrambi le mostre è Sfounis Thomas.
PARTECIPA AL PREMIO NOCIVELLI PER VALORIZZARE LA TUA OPERA. PER ENTRARE IN CONTATTO CON GIURATI, CRITICI INTERNAZIONALI, COLLEZIONISTI E PER PORRE AL CENTRO DELL’ATTENZIONE DEI MEDIA SPECIALIZZATI, ATTRAVERSO SERVIZI CRITICI DI ANALISI E APPROFONDIMENTO, IL TUO LAVORO. IMPORTANTI E DI RILIEVO I PREMI PREVISTI, CLICCA SUL LINK QUI SOTTO PER RICEVERE MAGGIORI INFORMAZIONI
<a href=”http://www.premionocivelli.it/home.pag”>www.premionocivelli.it/home.pag</a>
Adriano Ponte –
Il finalista del Nocivelli 2014: "Sullo sfondo del mito il soggetto scultoreo, un robot antropomorfo, si compone di scarti in ferro, frutto di un lavoro di recupero e di assemblaggio. Per la maggior parte gli oggetti impiegati sono stati ritrovati in stato di abbandono, alcuni in vecchi cantieri o nelle campagne, altri recuperati in officine. Ognuno di questi oggetti sul nascere ha svolto una mansione tecnologica più o meno complessa necessaria alla quotidianità di alcuni di noi, ognuno è frutto di una metamorfosi artificiale imposta ad una materia sorda di per sé già esistente allo stato di natura".