Alice Negri, quando nella teca della scultura cola il sangue delle fiabe

Alice Negri, finalista al Premio Nocivelli: "L’opera ‘Caterina la Sapiente’ è nata e fa parte di una serie di lavori che ho iniziato ad elaborare nel 2013, con la prima serie di opere ispirate alle fiabe dei fratelli Grimm, intitolata ‘C’era una volta’. Attraverso questi lavori voglio affrontare un'analisi della figura della donna nella società contemporanea-attraverso le fiabe. La protagonista, in questo caso, Caterina, è uno dei personaggi più noti all'interno della collezione di fiabe italiane raccolta da Italo Calvino".



Alice Negri è uno degli artisti giunti in finale al Premio Ghidoni 2015
Alice Negri_Caterina la Sapiente
Può analizzare nei temi e nei contenuti l’opera da lei realizzata e presentata al Premio Nocivelli, illustrando le modalità operative che hanno portato alla realizzazione?
L’opera ‘Caterina la Sapiente’ è nata e fa parte di una serie di lavori che ho iniziato ad elaborare nel 2013, con la prima serie di opere ispirate alle fiabe dei fratelli Grimm, intitolata ‘C’era una volta’.
Attraverso questi lavori voglio affrontare un’analisi della figura della donna nella società contemporanea-attraverso le fiabe.
La protagonista, in questo caso, Caterina, è uno dei personaggi più noti all’interno della collezione di fiabe italiane raccolta da Italo Calvino. Il lavoro artistico iniziale è teorico, di ricerca, attraverso un’analisi della fiaba e del personaggio, dei significati e degli episodi ed elementi fondamentali che compongono la storia, al fine di poterli reinterpretare e piegare al mio intento.
La riflessione sulla figura della donna in questa presentazione, attraverso l’ironia delle scena, vuole sottolineare la crudezza e la malinconia delle fiabe e in parallelo della vita quotidiana,cancellando ogni possibilità di redenzione,liberazione dell’anima della protagonista-della donna.
Tutto accade in questo piccolo mondo fantastico,perfetto,dove,però,all’interno,accadono cose molto spiacevoli.In uno scenario a prima vista incantato,regna il fallimento totale.La cupola isola il mondo e allo stesso modo lo protegge dall’esterno.L’atmosfera invernale ingloba tutto.
I colori utilizzati sono il bianco, rosso che –assieme al nero- sono i cosiddetti colori primordiali e nelle fiabe hanno una valenza molto importante, nonché molto spesso identificano la protagonista femminile.
Il bianco della neve può significare purezza e significare morte. Ricopre qualcosa,ogni cosa, la vita stessa.
Pulisce, cancella il male ma allo stesso tempo ne è testimone e complice.
Nasconde delle storie, ne immobilizza i sentimenti, ferma il tempo, annulla il lieto fine.
Alice Negri (1992). Diplomata con 110/110 in Pittura (I livello) presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Studia Illustrazione presso la scuola Arte&Messaggio a Milano.
Alice Negri
Mostre collettive: 2014 – Collettiva ”ExtrAAngel- under the wings” – Art Studio 28 (Milano) 2013 – Collettiva “within you without you” – F2 Studio (Bergamo) 2013 -Vincitrice con una menzione speciale nella categoria Installazioni alla X Edizione del Premio Nazionale delle Arti – Bari 2012 – Esposizione di illustrazioni presso Shu Club ( Milano).

Condividi l'articolo su:
Redazione
Redazione

Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa