Eadweard Muybridge. In mostra gli scatti del fotografo che "inventò" il movimento

Dal Milano, 19 maggio al 31 luglio 2016, alla Galleria Gruppo Credito Valtellinese, per la prima volta in Italia, la rassegna su Eadweard Muybridge. Le sue fotografie influenzarono gli Impressionisti.

[googlemap src=”” align=”alignright” ][box type=”note” ]EADWEARD MUYBRIDGE (1830 – 1904). Tra scienza e arte
Milano, Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Dal 19 maggio al 31 luglio 2016
Informazioni al pubblico: Galleria Gruppo Credito Valtellinese
tel. +39 0248.008.015 galleriearte@creval[/box]


[P]er la prima volta in Italia una mostra su Eadweard Muybridge
(1830 – 1904), il fotografo che “inventò” il movimento, influenzando con le sue immagini Degas e gli artisti del suo tempo e anticipando la nascita del cinema. Le sue fotografie influenzarono gli Impressionisti.
A proporla a Milano dal 19 maggio al 31 luglio è la Galleria Gruppo Credito Valtellinese, con la curatela di Leo Guerra e Cristina Quadrio Curzio.
Il primo approccio professionale con la fotografia, Muybridge, inglese emigrato negli States, lo ebbe documentando la potente bellezza del Parco Nazionale di Yosemite.
 

E.M.: A cantering horse and rider, 1887, Wellcome Library, educational projectCredit: Wellcome Library, London. Wellcome Images images@wellcome.ac.uk http://wellcomeimages.org A cantering horse and rider. Photogravure after Eadweard Muybridge, 1887. 1887 By: Eadweard Muybridge and University of Pennsylvania.Published: 1887 Copyrighted work available under Creative Commons Attribution only licence CC BY 4.0 http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
E.M.: A cantering horse and rider, 1887, Wellcome Library, educational projectCredit: Wellcome Library, London. Wellcome Images
images@wellcome.ac.uk
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A cantering horse and rider. Photogravure after Eadweard Muybridge, 1887.
1887 By: Eadweard Muybridge and University of Pennsylvania.Published: 1887
Copyrighted work available under Creative Commons Attribution only licence CC BY 4.0 http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Poi la curiosità di un uomo d’affari lo spinse a verificare l’ipotesi se, nel galoppo, tutte e quattro le zampe del cavallo risultino contemporaneamente alzate rispetto al suolo, come le dipingeva Gericault e con lui i grandi artisti del momento.
Utilizzando 24 fotocamere collegate ad altrettanti fili lungo il percorso, Muybridge ottenne una sequenza di immagini che documentavano con assoluta precisione il movimento dei cavalli, confermando che per alcuni istanti effettivamente nel galoppo l’intero loro corpo risulta sollevato dal suolo, ma indicando anche che l’estensione delle zampe risultata affatto diversa da quella immaginata agli artisti.
Paul Valéry riconobbe che “Le fotografie di Muybridge rivelano chiaramente gli errori in cui sono incorsi tutti gli scultori e i pittori quando hanno voluto rappresentare le diverse andature del cavallo”.
Queste immagini divennero celebri. Molti artisti, e tra loro Degas, capirono l’importanza della fotografia come fonte di documentazione oltre la capacità visiva. Divenne comune trasporre dalle foto non solo il movimento invisibile all’occhio umano ma anche altri aspetti della realtà, giungendo ad dipingere direttamente sull’immagine fotografica.
E.M.: A cockatoo flying, 1887, Wellcome Library, educational projectCredit: Wellcome Library, London. Wellcome Images images@wellcome.ac.uk http://wellcomeimages.org A cockatoo flying. Photogravure after Eadweard Muybridge, 1887. 1887 By: Eadweard Muybridge and University of Pennsylvania.Published: 1887 Copyrighted work available under Creative Commons Attribution only licence CC BY 4.0 http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
E.M.: A cockatoo flying, 1887, Wellcome Library, educational projectCredit: Wellcome Library, London. Wellcome Images
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A cockatoo flying. Photogravure after Eadweard Muybridge, 1887.
1887 By: Eadweard Muybridge and University of Pennsylvania.Published: 1887
Copyrighted work available under Creative Commons Attribution only licence CC BY 4.0 http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Dopo i cavalli, gli uccelli in volo e il movimento degli animali dello Zoo di Philadelfia, il soggetto diventa l’uomo. Divennero presto celebri i suoi nudi in movimento, fotografati su uno sfondo con una griglia disegnata, mentre correvano, salivano le scale o portavano secchi d’acqua.
Con la collaborazione dell’Università di Pensylvania, Muybridge mette a punto lo Zoopraxiscopio, uno strumento simile allo Zoetropio, che consentiva di proiettare le immagini, rendendole così contemporaneamente visibili ad un piccolo pubblico. Come al cinema.
E.M.: A cantering horse and rider, 1887, Wellcome Library, educational projectCredit: Wellcome Library, London. Wellcome Images images@wellcome.ac.uk http://wellcomeimages.org A woman walking up stairs bearing a bowl. Photogravure after Eadweard Muybridge, 1887. 1887 By: Eadweard Muybridge and University of Pennsylvania.Published: 1887 Copyrighted work available under Creative Commons Attribution only licence CC BY 4.0 http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
E.M.: A cantering horse and rider, 1887, Wellcome Library, educational projectCredit: Wellcome Library, London. Wellcome Images
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A woman walking up stairs bearing a bowl. Photogravure after Eadweard Muybridge, 1887.
1887 By: Eadweard Muybridge and University of Pennsylvania.Published: 1887
Copyrighted work available under Creative Commons Attribution only licence CC BY 4.0 http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

La mostra non si limita a presentare un focus sulla storica produzione di Muybridge. Verrà anche ricomposto, in chiave contemporanea, il set che egli usava per gli scatti in piano sequenza.
Che si animerà con una performance, durante la serata inaugurale, nella quale due o più personaggi e attori attraverseranno il ricostruito piano sequenza, generando degli scatti per un’attuale interpretazione “alla Muybridge”.
Del percorso di visita faranno parte anche “L’assassino nudo” e un “film stenopeico”, docu-films originali realizzati da Paolo Gioli.

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa