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Palma il Vecchio – lo sguardo della bellezza
3 marzo – 21 giugno 2015
A cura di Giovanni C.F. Villa
Accademia Carrara – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
Via San Tomaso 53, Bergamo
Orari Da Lunedì al Giovedì: 9.00 – 19.00 Venerdì, sabato, domenica e festivi: 9.00 – 20.00 La biglietteria chiude un’ora prima
Info Tel. +39.035.0930166
BIGLIETTI
Tariffa speciale “A NATALE REGALA PALMA”:
per chi acquista il biglietto open entro il 31 dicembre 2014 il costo è di soli € 12 euro.
(oltre diritto di prevendita)
Open 14,00 €
È un biglietto senza data, utilizzabile in qualsiasi giorno di apertura fi no al termine della mostra. Il biglietto può essere regalato.
Intero 12,00 €
Ridotti
– 10,00 € Tutti i correntisti Gruppo Banco Popolare muniti di tessera bancomat o carta di credito con logo banca oltre a: portatori di handicap, soci Touring Club (con tessera), soci FAI (con tessera), soci Italia Nostra (con tessera), militari, forze dell’ordine non in servizio (con tesserino identificativo), studenti universitari (con tessera), giornalisti con tesserino ODG non accreditati, soci Club Skira (con tessera), soci Coop Lombardia (con tessera), soci “Amici dell’Accademia Carrara” ( con tessera)
– 9,00 € Minorenni 6-18 anni non in gruppo scolastico.
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L’impulso della Fondazione del Credito Bergamasco e della società produttrice ComunicaMente Servizi per la Cultura srl, ha consentito di strutturare un progetto espositivo, curato da Giovanni C.F. Villa, promosso dal Comune di Bergamo, atteso da oltre mezzo secolo che vedrà radunati a Bergamo nella Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (GAMeC), dal 13 marzo al 21 giugno 2015, quasi quaranta capolavori dell’artista orobico provenienti dalle maggiori collezioni pubbliche e private italiane ed internazionali: dalla National Gallery di Londra alle Gemäldegalerie di Berlino e Dresda dal Kunsthistorisches Museum di Vienna all’Ermitage di San Pietroburgo. E ancora, dalle collezioni inglesi della Regina Elisabetta II e del principe Carlo d’Inghilterra, dagli Uffizi di Firenze alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Un insieme di prestiti che consentirà di narrare compiutamente – grazie anche a un allestimento dello spazio espositivo in un percorso visivo di grande suggestione – ogni momento dell’ancora misteriosa carriera di Palma, per un quarto di secolo raffinato interprete tanto del gusto dell’alta committenza veneziana quanto prodigo d’opere per l’amatissima terra natia.
Un’esposizione in cui si potranno ammirare i vertici esecutivi nell’arte della pala d’altare – tra cui in mostra il Polittico di Santa Barbara che per la prima volta lascia la sua sede naturale di Santa Maria in Formosa a Venezia – e di quei temi che hanno sancito il secolare successo di Palma: i ritratti femminili e le sacre conversazioni nel paesaggio. È infatti dal 1515 che il pittore di Serina esegue sublimi effigi di straordinarie bellezze femminili, immediatamente idealizzate e ricercate dai collezionisti fino a creare un vero e proprio mito.
Con la Dama in blu di Vienna o la Bella del Thyssen-Bornemisza di Madrid, entrambi presenti nell’esposizione, Palma definisce una donna dalle forme morbide e ampie, le vesti seriche e opulente, che diverrà l’ideale della proporzione femminile del Rinascimento maturo: i dettagli esecutivi, la finezza disegnativa, la mirabile capacità di rendere un incarnato o un tessuto concorrono a donarci immagini di stupefacente fastosità cromatica e risalto plastico nello specchiarsi lucente delle cose. Ma anche in figure dalla qualità leggera, quasi prive di peso e volume per esser questi ultimi puro colore, nella meravigliosa regia pittorica di un’artista fascinosamente “primaverile”. E ancora una poesia fatta di sguardi, racconti, nostalgia, scoperte e aperture come nell’Incontro di Giacobbe e Rachele di Dresda, un olio su tela presente in mostra, con cui si fa precursore della poetica dei Bassano in un’agreste semplicità di composizione che fa pensare alle valli bergamasche, alle montagne sparse di prati e coronate di romite chiesette in una autentica raffigurazione topografica dei luoghi nei quali Palma era nato e cresciuto.
È anche per questi motivi che Palma è l’artista scelto dalla Fondazione del Credito Bergamasco e dal Comune di Bergamo per celebrare EXPO2015 tramite un’operazione culturale ed economica significativamente orientata a narrare in modo nuovo una tra le più affascinanti, e per certi aspetti sconosciute, città d’Italia: Bergamo.
Poiché l’obbiettivo non è solo quello di svolgere una fondamentale azione di tutela del patrimonio – tramite il finanziamento del complesso restauro, fortemente voluto dalla Fondazione Creberg nella persona del segretario generale Angelo Piazzoli, in corso da oltre un anno, sulle otto tavole del Polittico di Serina e sulla tela dell’Adorazione dei pastori di Zogno, capolavori talmente ammalorati da esser altrimenti destinati a una tragica fine – quanto di portare il territorio al centro di un percorso virtuoso, la mostra gode quindi del patrocinio del Mibact e del Ministero delle Politiche Agricole, nonché, tra gli altri, della Regione Lombardia della Diocesi di Bergamo e della Provincia di Bergamo; ha come partner istituzionale La Fondazione Comunità Bergamasca e Sacbo spa – Aeroporto Orio al Serio come main sponsor.
Anticipazioni: PALMA IL VECCHIO lo sguardo della bellezza
La mostra, dal 13 marzo al 21 giugno 2015, all'Accademia Carrara-GAMeC, Bergamo