Antonio Ligabue. I rituali del pittore pazzo. Al Festival di Berlino premiato il film italiano dedicato al pittore naïf

Orso d'argento a Elio Germano, eletto migliore attore al Festival di Berlino, per Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti in cui interpreta il pittore Antonio Ligabue. "Lo voglio dedicare, questo premio, a tutti gli storti, tutti gli sbagliati, tutti gli emarginati, tutti i fuori casta e ad Antonio Ligabue e alla grande lezione che ci ha dato, che è ancora con noi, che quello che facciamo in vita rimane."

[“V]oglio dedicare, questo premio, a tutti gli storti, tutti gli sbagliati, tutti gli emarginati, tutti i fuori casta e ad Antonio Ligabue e alla grande lezione che ci ha dato, che è ancora con noi, che quello che facciamo in vita rimane. Lui diceva sempre ‘Un giorno faranno un film su di me ed eccoci qui!'”. Queste le parole di Elio Germano, l’attore vincitore dell’Orso d’argento come migliore attore al Festival di Berlino. Germano ha interpretato splendidamente il pittore Antonio Ligabue nel film “Volevo Nascondermi” di Giorgio Diritti.

Un film carico di significato che traccia la vita tormentata di uno dei più amati e controversi artisti italiani del Novecento. Stile arte ripropone qui la vita e i rituali “pazzi” del pittore oggi tornato alla ribalta attraverso la pellicola cinematografica

 

Antonio_Ligabue
Antonio Ligabue

Note biografiche
[D]i Antonio Ligabue, nato il 18 dicembre 1899 a Zurigo, è ormai nota la triste odissea esistenziale che segnò profondamente il suo lavoro. Espulso dalla Svizzera per la sua vita turbolenta, Antonio Ligabue arriva nell’agosto 1919 a Gualtieri, paese d’origine dell’uomo, Bonfiglio Laccabue, che la madre, Elisabetta Costa, aveva sposato nel 1901. L’impatto con il nuovo ambiente si rivela da subito triste e doloroso. I primi dipinti di Ligabue – nei quali traspare il suo grande interesse per i musei di scienze naturali e per gli animali in genere – risalgono alla fine degli anni Venti; sono gli anni in cui Ligabue incontra a Gualtieri Marino Mazzacurati.
La difficile e tormentata vita di Ligabue, segnata da ostilità e incomprensioni, e da ricoveri all’Istituto Psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia e al Ricovero di mendicità di Gualtieri, è tutta dedicata, fino alla morte, alla pittura e alla scultura, nonostante le diffuse derisioni e i mancati riconoscimenti.
Dopo la personale d’esordio di Ligabue – che ebbe luogo nel 1955 a Gonzaga (Mantova), organizzata da Cesare Parmiggiani – varie esposizioni, a partire da quella di Gualtieri nel decennale della morte, hanno presentato, con crescente interesse del pubblico, l’opera dell’artista. Qui, subito sotto, il filmato straordinario.

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa