Tante volte ci siamo chiesti perchè alcuni soggetti tornano in maniera ricorrente, anche nelle posture, in quadri di un determinato autore. Il motivo è semplice. Buona parte degli studi lavorava a partire da disegni singoli, che prospettava al cliente, unendoli su un tavolo come figure di un presepe ritagliato. C'erano pittori che chiedevano costi supplementari per ogni figura aggiunta nel quadro, secondo un preciso listino. La bottega del pittore del passato remoto non era quella del bohemien, che abbiamo spesso in mente, come luogo comune, ma un vero laboratorio d'alto artigianato che sosteneva la produzione di pezzi artistici
L'arte di Klimt, come appare molto ovvio, da una rapida osservazione, è fortemente permeata dal disegno. Elementi simili a mosaici, intersezioni geometriche, forte presenza di elementi decorativi da accordare in modo elegante con la flessuosa presenza umana, l'attenzione al particolare necessitavano di una forte progettualità anti-realistica che necessitava di prove, correzioni, revisioni che venivano affrontate a monte del processo di stesura cromatica. L'officina Klimt è visibile dall'ingrandimento elevatissimo permesso dalla "lente magica" che ci consente davvero di entrare in contatto con il cartone. Osservare le quadrature, le geometrie e le prove colore. Un'altra esperienza illuminante
Siamo rimasti tutti affascinanti, facendo una passeggiata al lago o al mare o soffermandoci nei pressi del meandro di un fiume, notare accumuli di legnetti chiari, levigati dall'acqua e, in genere, più leggeri del legno vivo perchè, se non ancora a bagna, hanno perso acqua e linfa ed essiccandosi lentamente sono diventati compatti. Questi ritrovamenti possono essere condotti a finalità decorative o artistiche in tanti modi. Alcuni molto belli e convincenti,. Alcuni trasformabili da bambini, altri elaborabili da mani adulte. Ma raccoglieteli. Fatene un bel mucchio e usateli in piccoli-grandi lavori nelle lunghe notti d'inverno. Accenderanno l'anima di luce
In ogni donna , nel fondo del cuore, è rimasta una Barbie da vestire e da imitare. Quindi può essere molto carino, quando una di voi prepara le ormai diffuse cene per sole amiche, piegare i tovagliolini di carta, così che vengano a costituire un perfetto vestitino classico. Si tratta di trovare, in eleganza sportiva, il nucleo profondo che ci unisce. E' per questo motivo che l'arte contemporanea recupera sempre più elementi infantili da rielaborare nei propri piani espressivi
Il percorso fotografico della mostra di Venezia, ai Tre oci, organizzata da Civita Tre Venezie, segue un ordine tematico articolato in 10 sezioni che ripercorrono vissuti, esperienze e temi della carriera del fotografo francese; dagli scioperi, alle strade di Parigi, dai reportage sulle condizioni degli operai, ai suoi viaggi tra cui Venezia in cui Ronis si fa assumere su un piroscafo, da dove scatta immagini come ricordi ai croceristi. Celebri o meno conosciute, sono i ricordi e riflessioni personali dietro l’apparente semplicità di uno sguardo sulla vita intima e famigliare,ritratti di amici e i raffinati nudi. A Parigi, Roma ,Djerba ...secondo gli incontri o le modelle. Ronis fa posare le donne. I suoi nudi sono spesso ambientati nell'intimità e nascondono i volti per meglio evidenziare i contorni del corpo*
Raymond Pettibon, nato Raymond Ginn (Tucson, 16 giugno 1957), è un artista statunitense, occasionalmente musicista e compositore. Ma egli sottolinea, indubbiamente, il punto d'incontro delle arti e delle espressioni, nell'ambito del contemporaneo. Scritte, fumetti, grandi lettere, minuscoli scritti, disegni caratterizzano la sua produzione. Noto per i suoi disegni fumettistici, ironici e ambigui, il soggetto dell'arte di Pettibon è talvolta violento e antiautoritario. Dalla fine degli anni settanta alla metà degli anni ottanta è stato associato al gruppo hardcore punk statunitense Black Flag e all'etichetta SST Records, entrambe fondate dal fratello Greg Ginn. Dall'inizio degli anni novanta, invece, è diventato una figura importante nell'arte contemporanea
La linearità della decorazione nordica emerge da questo gruppo di angioletti realizzati con cartoncino leggero e una pallina di legno, che può essere tranquillamente sostituita con una piccola sfera realizzata con un prodotto scolastico tipo creta a rapida asciugatura. Basta aggiungere un becco ed ecco le soavi creature diventare uno stormo di uccellini benauguranti. Belli da appendere in qualsiasi luogo poichè girano su stessi, con il minimo spostamento d'aria e tenerli, magari, per l'albero di Natale. Un primo passo verso la poesia dell'artista Calder
L'arte contemporanea si misura, in modo sempre maggiore con le zone arcaiche del gioco, dei giocattoli, dei modellini. Per diorami o allestimenti, per presepi e ogni altra forma di rappresentazione che implichi la presenza di alberi convincenti sotto il profilo della forma e del colore, senza dover ricorrere al precostituito, eccovi il semplice tutorial per la realizzazione di queste "verdi preziosità". Benissimo anche a scuola
Per la realizzazione di un battistero, all’interno del castello di Anghiari, sappiamo che il capitano di ventura Baldaccio Bruni mise a disposizione nel 1439 “400 masse di grossoni d’Argento”. Nel 1438 il condottiero aveva sposato in Firenze Annalena Malatesta. Al momento della donazione a favore dell’erigendo battistero il condottiero avrebbe potuto essere stato nella condizione di dover ringraziare per l’arrivo di un erede e o di offrire per la speranza di un erede. Nella condizione, quindi, di poter e voler commissionare anche l’icona dell’altare maggiore del battistero oltre che finanziarne la costruzione. Icona che, stante la titolazione della chiesa, non poteva che essere un Battesimo! Il figlioletto di Baldaccio, di cui conosciamo praticamente solo l’esistenza, morì o fu ucciso, praticamente in concomitanza al fatto di sangue che vide prima la defenestrazione, da una finestra di Palazzo vecchio, del condottiero (1441) e poi subito dopo la sua decapitazione
Il suo primo approccio alla foto risale al 2009 e da allora è stata emotivamente coinvolta dal grande potere delle immagini nel comunicare e sorprendentemente evocare le parole, accanto alle più intime espressioni dell'anima. Solo le immagini possono trasformare la realtà oggettiva in una nuova creazione dando voce al singolo mondo segreto. Un interminabile dialogo tra apparire e essere, un affascinante viaggio nelle visioni delle donne, dove il corpo va oltre lo spazio e il tempo per immergersi in una dimensione onirica