Dina Goldstein è un'ottima artista canadese di origine israeliana (Tel Aviv, 1969), che si colloca in una dimensione neo-pop, realizzando splendidi e favolosi allestimenti scenografici, nei quali fa posare i propri modelli, che poi fotografa. Di grande impatto è la serie di immagini della serie In the dollhous - Nella casa delle bambole -, che riprende i rosa confetto e i bianchi degli scenari di Barbie, per ripercorre l'età dell'illusione, facendola corto-circuitare con quella della disillusione. Barbie e Ken sono prigionieri di questa casa da favola, del loro matrimonio patinato, ma completamente vuoto
Il pittore francese fu un autentico genio culinario. I suoi pranzi, eventi memorabili. Le sue ricette, raccolte in un libro e tramandate ai posteri. era praticamente conosciuto ovunque per le sue doti di cuoco impeccabile, accurato, attento ad ogni dettaglio e capillare nella scelta dei conviviali: al tavolo al massimo un paio di belle donne, occorrono ospiti che sappiano apprezzare a fondo una portata senza lasciarsi sedurre dalle distrazioni. Qualsiasi pietanza ha un tempo di cottura preciso da rispettare, e se per caso sono necessarie dodici ore consecutive, bene, oggi si passa la giornata in cucina. Incredibile?
Una possibilità molto interessante di osservare ingrandita macroscopicamente la superficie del dipinto di Romanino, per rendersi conto delle modalità operative e del suo modo corsivo e nervoso di stendere il colore e di percorrere la tela
I CANI NELL'ARTE - Vittore Carpaccio, nella tela Visione di Sant’Agostino (1502-1504), dipinge un piccolo cane da compagnia, dal pelo folto...
Visto in pianta, il piatto sembra una fontana secentesca. I crostacei ai quattro angoli srotolano le loro sinuosità fiammeggianti quali tritoni, od altri esseri carpiti ad un fantastico bestiario. Il riso, al centro, riverbera bagliori rossigni come un placido bacino carezzato dal tramonto. Oriente, Occidente. Monsoni e tumultuosi tripudi europei di un’Età trionfante. E l’ostinata ricerca di un punto di equilibrio, di una sintesi: essenziale nell’arte, in qualsiasi ambito l’arte si voglia manifestare
Francesco Primaticcio esportò nella reggia francese il modello decorativo delle corti padane. Nella sua memoria stava il maestro Giulio Romano con l’esemplare palazzo Te e l’approccio globale ai problemi architettonici e decorativi. Ammorbidì il gusto antiquario italiano, piegò elegantemente la propensione grottesca per contribuire alla creazione di uno stilnovo cortese
Gli studi e le ricostruzioni delle impronte digitali del grande pittore portano lontano. La tipologia rimanda ad una possibile origine levantina. Ciò confermerebbe la teoria per la quale Caterina, la madre del futuro autore della Gioconda, sarebbe una schiava giunta da Oriente
Totalmente incantato, Vincent decide persino di non tornare dai proprio genitori, per festeggiare il Natale, ma di condividere la grande festa con Eugenie e la madre. Non possiamo conoscere cosa avvenne in quei giorni, ma Vincent dovette sentirsi profondamente legato, nell'incanto natalizio, a quella ragazza. Successe qualcosa, tra loro? Vincent non ne parlò con nessuno, nemmeno con Theo. Ma nei mesi successivi lui si dichiarò o pretese che Eugenie ufficializzasse il loro legame segreto
I Romani ne facevano ampio uso, destinando alla sua estrazione persino i bambini, gli unici a potersi infilare anche nelle cavità più strette. Lo usavano principalmente per chiudere le finestre di edifici pubblici o privati, ma anche per altri utilizzi come serre, alveari o lettighe.
La piccola tavola mostra Sant'Antonio, che è identificabile dalla croce a forma di T sul suo mantello. La mano sinistra poggia sul bastone, anch'esso a forma di tau. mentre usa la destra per riempire una brocca d'acqua. Il santo è minacciato in questa esistenza, dedicata a Dio, dalle strane creature che lo circondano. Anche se l'immagine è stata pesantemente ritoccata e sovraverniciato durante un restauro del ventesimo secolo, la mano di Bosch è ancora chiaramente riconoscibile nel pennellata originale