Redazione

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa

Doni d'amore. Donne e rituali nel Rinascimento

Sempre alla sfera simbolica sono da ricondurre le iconografie scelte per decorare questi splendidi manufatti. I temi, ¬riproposti su oggetti in materiali diversi, erano per lo più attinti dalla storia antica e dalla letteratura e volti a esaltare le virtù muliebri di purezza, obbedienza e fedeltà, qualità all’epoca ritenute essenziali per una moglie. Per il desco da parto e le stoviglie in maiolica destinati alla puerpera si prediligevano, invece, scene di nascita riprese da quelle di ambito sacro in modo da sottolineare la buona riuscita del parto e l’incolumità della madre.

Sandro Botticelli – Il ritratto svelato. L'identità del Giovane con medaglia

L'esibita medaglia di Cosimo il Vecchio è il cardine semantico dell’opera stessa, che assegna all’effigiato forza e potestà nell’ambito di un contenzioso aperto e finalizzato, dopo le sentenze civili che avevano riconosciuto al ramo cadetto diritti economici a loro negati dal Magnifico, a una possibile sostituzione della linea dominante in ambito mediceo

Perché il palazzo di Tiziano diventò la casa dei suicidi?

Una sorta di maledizione - malapasqua, malocchio - sembra incombere, avvolgendone e impregnandone gli spazi, sulla “domo posita in Biri Magno” là dove Venezia scivolava verso la Laguna guardando il profilo di Murano: ed era stata residenza sontuosa e officina laboriosa di Tiziano sino alla notte del 27 agosto 1576, quando la peste aveva portato via il Grande Vecchio confidandone il corpo alle frettolose esequie dirette al sepolcro designato nel tempio francescano dei Frari

Qual era la "formula segreta" di Boldini per produrre quadri seducenti e strepitosi?

Giovanni Boldini lasciò l’Italia per Parigi divenendo, grazie a una levità pittorica che sembra frutto della sintesi tra Tiepolo e gli impressionisti, il cantore del bel mondo. Ma pochi conoscono le sue radici vicine alla terra e alla sofferenza. Dalla Ferrara contadina alla verità della luce degli esordi, sotto il segno dei Macchiaioli. Percorso a ritroso a Padova, alla ricerca delle origini

Roberto Gramiccia. Elogio della fragilità, un libro da diffondere nelle scuole

Così come “maschia” è anche la cultura che produce istanze darwiniane in politica, in cui solo una femminea, accogliente, inclusiva disposizione a valorizzare le fragilità sociali può inverare il suo opposto. Destra e sinistra, in politica, si fronteggiano su questo campo, dove si confonde la supremazia con il successo, dimenticando che in natura il primato è funzionale all’estinzione dei deboli, mentre l’umanità per conservarsi e svilupparsi, come “intero” direbbe Hegel, ha bisogno di cure collettive, ha bisogno di uguaglianza intesa come libertà dal bisogno.

Fauve, perché il nostro cervello è messo in crisi dagli errori percettivi delle “belve”?

Derain e compagni ambivano al riscatto del colore dalla forma. Mentre il colore ci attrae immediatamente perchè spiazza la consuetudine percettiva, la mente reagisce poi con un senso di disagio, che può essere superato dalla comprensione storica del fenomeno e apprezzato. Oggi la neuroestetica dimostra che il cervello non è in grado di percepire il dato cromatico prescindendo dal confronto tra superfici adiacenti

Santa Maria delle Grazie – La spaventosa macchina del Bene e del Male

Entrando (sulla destra) a colpire lo spettatore, ad esempio, è un uomo in ginocchio, con il capo chino, appeso per le braccia ad una fune. Accanto un altro, calato in un pozzo con una pietra al collo, sta per essere salvato da due cherubini apparsi miracolosamente alle sue spalle. Poi, un terzo uomo (Giuanin d’la masola), regge nelle mani una mazza di dimensioni considerevoli mentre ai suoi piedi giacciono la gogna e la testa del condannato. Soprattutto se osservate nell’insieme dell’intero complesso architettonico - dipinto a forti tinte dove a predominare è un intenso rosso pompeiano - fanno una certa impressione

Antonio Canova erano due

Il maestro di Possagno ebbe un omonimo, anch’egli scultore. Di notevole talento, costui finì però presto per essere dimenticato, travolto dalla maledizione di quello stesso nome troppo ingombrante. Lionello Puppi ricostruisce la sua vita sfortunata e la misteriosa morte in circostanze che avallano l’ipotesi del suicidio