Redazione

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa

Un giardino che imita quello di Monet nel film "C'è posta per te". Ecco il brano

"C'è posta per te" di Nora Ephron (1998) - Scena finale del film : dopo essersi conosciuti via internet Joe Fox (Tom Hanks) e Kathleen Kelly (Meg Ryan) si incontrano per la prima volta al parco scoprendo entrambi che la persona di cui si sono innamorati è, in realtà, il/la rivale professionale con cui hanno avuto più di un diverbio; il tutto sulle note di "Somewhere over the rainbow" di Harry Nilsson. Sullo sfondo: un giardino che cita quello di Monet a Giverny

Come si realizza in carta uno splendido lampadario con luce effetto-cattedrale

La luce filtrata dalla carta ha un tono particolarissimo. Diverso da quello della plastica o del cuoio lieve utilizzato, in passato, per realizzare paralumi. L'unico problema, quello del possibile surriscaldamento, può essere oggi evitato con l'uso di Led o di lampade a basso consumo e ad alta resa di luminosità. Qui vedremo la realizzazione - a livello di tutorial - di una lampada composta da tubetti di carta - pertanto cilindrici - che diffondono la luce in modo soffuso e armonioso

E rieccolo. Mettetevi nudi in posa per creare più paesaggi del deserto. Il filmato

Carl Warner - ne abbiamo già parlato - è un fotografo e creativo inglese, molto noto per i suoi paesaggi realizzati in studio con verdure e frutti. Le sue immagini coloratissime e amate in particolare dal mondo vegetariano - perchè costituiscono un simbolo di un approccio fattivamente incruento all'alimentazione, si è misurato anche con il nudo. Un nudo trasfigurato e anch'esso trasformato, attraverso la reiterazione e la giustapposizione di particolari, in paesaggio

Chi è il mitico Ferenczy? La sua storia, il video delle opere

Károly Ferenczy (1862-1917) è stato un grande pittore ungherese dell'Ottocento, che introdusse nel proprio Paese, i valori luministici dei macchiaioli, degli impressionisti ma, soprattutto, dei post impressionisti. Ciò che distingue l'artista dalla linea di Monet è infatti la staticità quasi metafisica (e pertanto più vicina ai macchiaioli e ai simbolisti) della luce e dell'aria. Padre della pittura moderna ungherese, Ferenczy fu fondatore ee punto di riferimento della comunità di artisti di Nagybánya. Il pittore era nato a Vienna nel 1862, da una famiglia ungherese di ceppo ebraico. Sua madre era morta poco dopo la nascita di Károly. Compì studi universitari: prima giurisprudenza, poi Economia, che abbandonò a favore della ricerca artistica

Lucciole frementi e vaganti, ospiti e compagne della nostra anima. Le fotografie di Tsuneaki Hiramatsu

Sono colori magici, comparabili alla tavolozza dei notturni di Van Gogh. Gialli intensi e blu percorsi da fenomeni di luce. Animule vagule blandule. Le magiche compagne d'inizio estate, in campagna. Sono le lucciole, piccoli insetti, di sesso femminile, che s'agghindano con le migliori "lanterne" per suscitare l'interesse del maschio, per porsi in evidenza. Per essere magiche e belle. Tsuneaki Hiramatsu è un fotografo che vive a Okayama, Giappone. Negli ultimi anni, si è avventurato nelle foreste del Giappone per catturare i percorsi di volo delle lucciole

I make-up più artistici e pazzi. Le ragazze si truccano secondo la Pop art. Il video tutorial

Una citazione a Roy Lichtenstein, l'artista americano, che trasformò in grandi quadri i disegni dei fumetti, un trucco al viso che si ispira al mondo della poo-art, la tendenza che il mondo premia maggiormente a livello di linguaggio, a partire da Andy Warhol che ne diventò la bandiera mondiale. Dietro al gioco, si assiste a un'americanizzazione di ogni comportamento. Anche un make-up dà il segno dell'aderenza a un modello centrale, attraverso quell'adeguamento allo slang della Grande Mela che indica l'assoluta preminenza del modello statunitense in ogni settore della nostra vita e ci consegna, antropologicamente, al mondo dei colonizzati