L'unicorno era infatti considerato un animale sessualmente focoso, basilarmente intemperante nei confronti dei propri desideri sessuali. I suoi massimi appetiti si riteneva che fossero suscitati dalle ragazze, al punto che, nell'antichità si pensava che potesse essere catturando, lasciando come esca, nel bosco o in una radura, una vergine, cioè una donzella. L'immagine può essere ben compresa nella bruciante definizione che ne dà Leonardo da Vinci, all'interno degli scritti dedicati alla funzione simbolica degli animali
Nei secoli passati questa area restò riservata ad alcuni membri della famiglia granducale e venne dedicata alla coltivazione di piante esotiche e di rare varietà di agrumi, poi sostituite nell ‘800 da una varie specie di camelie, presenti ancora oggi.
Il nucleo della mostra parte dai due ambienti del palazzo oggetto dei più importanti cicli di affreschi barocchi, che tuttora campeggiano luminosi permettendo al pubblico di apprezzare l’alta qualità e l’estro raffinato del pittore
La gare per l’aggiudicazione dei lavori ad Orsanmichele e a Casa Martelli sono state affidate ad Invitalia: per il complesso di Orsanmichele il corrispettivo contrattuale è pari a € 1.135.026,43 e la Direzione dei lavori sarà di Tommaso Barni, mentre per l’intervento a Casa Martelli il corrispettivo contrattuale è pari ad € 840.296,46 e la direzione dei lavori sarà di Laura Bastianini
Da quasi un secolo in deposito esterno dagli Uffizi nella chiesa di San Martino a Strada nel Comune di Grassina, l’opera è stata appena restaurata dall’Opificio delle Pietre Dure Poco considerata negli studi sul Verrocchio, adesso torna alla ribalta e ‘va in tour’: dopo l’esposizione in Galleria farà tappa a Perugia per la grande retrospettiva sul Perugino nel cinquecentenario della morte
È la prima volta che vengono ritrovate tracce così estese di colore su sculture che decorano o decoravano l’esterno del Duomo di Firenze. In precedenza erano stati individuati minuscoli segni di doratura e di colore azzurro su altre sculture della Cattedrale.
Arrivano a Siena le fotografie della famosa tata-fotografa Vivian Maier: dal 16 dicembre il complesso museale Santa Maria della Scala ospiterà l’esposizione “Vivian Maier. The Self-Portrait and its Double” composta da 93 autoritratti che attraversano la misteriosa vita dell’artista americana
Si chiamava Jona Ostiglio. La sua storia, le sue opere. A compiere la scoperta, l’ebraista Piergabriele Mancuso insieme alla storica dell’arte e funzionaria degli Uffizi Maria Sframeli: lo studioso illustrerà oggi alle Gallerie, per la prima volta, i risultati della ricerca
La Guardia Costiera ha così avviato immediatamente le indagini per individuare l’autore del reato. Identificato e convocato presso la Capitaneria, al trasgressore è stata contestata l’appropriazione indebita dei reperti e il danneggiamento degli stessi
Dipinti, disegni e sculture, disseminati tra Museo della Battaglia e di Anghiari, Museo di Palazzo Taglieschi, Chiesa di Sant’Agostino e Palazzo Pretorio sintetizzano di fatto cinque secoli di cultura occidentale attraverso le rappresentazioni iconografiche di Eva, Maria, Maria Maddalena, Santa Caterina, e ancora Leda, Medea, Penelope (solo per citarne alcune), realizzate da grandi maestri quali Michelangelo, Dürer, Jacopo della Quercia, Giovanni dal Ponte, Goya, Manet; fino ad arrivare al recupero, tutto contemporaneo, di forme figurative più arcaiche della femminilità portato avanti dallo scultore romagnolo Ilario Fioravanti