La giovane artista: "Io disegno, creo; mio fratello trasforma i miei pensieri in concrete strutture attraverso un lavoro di rielaborazione computerizzata dei miei studi grafici grazie alla sua grande abilità nel gestire programmi che generano immagini 3D. Applicando poi tali risultati alle sue stampanti 3D escono prima dei piccoli prototipi, poi, spezzettate,anche opere di grandi dimensioni che sono da riassemblare. I materiali che possiamo utilizzare sono l'ABS o il PLA. Aisha e No Name sono stati stampati in PLA completamente biodegradabile e translucido. I vari pezzi si devono assemblare con pazienza infinita e collanti acrilici".
Lo studioso: "E' proprio all’alba del ritorno della Signoria di Venezia sul territorio bresciano (1516-1517) che il pittore più misterioso ed affascinante del Cinquecento bresciano dispiega un canto trionfale di gioia e di colore in una tavola fino ad oggi dimenticata dalla storiografia artistica. Si tratta della pala dell’altar maggiore della Parrocchiale di Quinzano d’Oglio – un tempo attribuita dubitativamente al Moretto ed oggi passata come opera del Ferramola - che celebra il Cristo risorto ed i Santi Faustino e Giovita in armi, al culmine dell’entusiasmo per la liberazione dagli stranieri e per lo scampato pericolo della peste del 1512- 1513".
Lionello Puppi indaga per Stile sul caso della morte del figlio del celebre architetto. Perché il corpo non venne sepolto nei tempi di legge? Un’autopsia per conoscere le cause del decesso di Leonida che, anni prima, aveva ucciso, durante un festino, il marito della donna da lui concupita
I suggerimenti per una settimana all'insegna dell'arte e della cultura, dalla redazione di Stilearte
Da oltre mezzo secolo gli abiti-sculture di Roberto Capucci incantano il mondo, nel perfetto equilibrio di esplosioni barocche e sapiente rigore formale. Ed i più celebri musei si contendono le sue opere. Il maestro si racconta in questa lunga intervista
Il Comune di Ospitaletto, cittadina alle porte di Brescia, ha avviato un importante percorso nell’ambito dell’opera dello scultore Domenico Ghidoni, volto a rendere vivo il ricordo dell’illustre concittadino, con la finalità culturale e sociale di trasformare un riconoscimento in una volontà di crescita sul piano del presente. Un progetto che parte dal Premio biennale internazionale di scultura contemporanea, intitolato all’artista, che ha portato a una mostra delle opere dei finalisti, tra il 13 dicembre e il 24 gennaio, e a numerose altre iniziative che sfoceranno nell’apertura del nucleo di un museo dedicato all’artista e alle tecniche della scultura. Le premiazioni. domenica 24 gennaio alle 17, a Ospitaletto, nel centro Polifunzionale
I rumori della turbina, tipicamente associati agli impianti eolici, si trasformano in musica. Le stringhe sono collocate a una distanza di 80 centimetri l'una dall'altra, affinché i visitatori possano passare tra le corde dell'arpa, interagendo con essa per ricavare un suono e, al tempo stesso, per conferire una piccolissima parte di energia provocata dalla vibrazione. Le due serie di corde creano anche una tenda metaforica che accoglie il pubblico sia per godere della sinfonia di suoni generati dal vento che per suonare lo strumento direttamente con le mani
L’esposizione che celebra alla GAMeC di Bergamo il genio di Kazimir Malevič, nel centenario della nascita del Suprematismo, viene prorogata fino al 24 gennaio 2016.
E nell’ultimo weekend orari di visita prolungati, il venerdì e sabato, fino alla mezzanotte.
LA MOSTRA- Dal 19 gennaio 2016 al 31 gennaio 2017 ai Civici Musei di Bassano del Grappa. l Magnifico Guerriero” farà il suo trionfale ingresso ai Civici Musei di Bassano del Grappa, accolto come il nuovo protagonista della già magnifica Sala dei Bassano che allinea 27 capolavori della grande famiglia di artisti
E’ curioso ricordare che l’olandese aveva preso l’abitudine di frequentare insieme a Picasso, il Circo Medrano, divertimento poco costoso e quindi facilmente accessibile anche agli squattrinati artisti di Montmartre. Per entrambi fu un periodo breve, ma molto produttivo, terminato il quale Van Dongen ritorno ad essere il “pittore della donna”, vero e proprio cultore del corpo femminile