Ogni sfida appassionava Pablo Picasso che fu, certamente, uno degli artisti più versatili e incisivi di tutti i tempi. Inclinato all'arte come Raffaello, che eseguiva ogni cosa senza fatica, con quella sprezzatura - che significava: facilità, non disprezzo - che lo rendeva inviso a Michelangelo e ad altri avversari, Picasso attraversò quasi un secolo, rinnovandosi continuamente e affrontando sempre, con gioia, nuovi orizzonti. E buona parte di questo percorso poggiava sulla tecnica straordinaria e sulle doti innate dell'artista, che avrebbe potuto dipingere come un maestro del Cinquecento o come un ritrattista dell'Ottocento, ma che cercava incessantemente un linguaggio attraverso il quale il Novecento esprimesse la propria unicità. A ciò non si sottrae la ricerca nel campo della scultura. Le sue opere comunicano sempre allo spettatore l'infantile gioia del fare
La scoperta, pubblicata dal Journal of Investigative Dermatology. E' la riduzione della produzione di un enzima, chiamato Complex II, a produrre l'invecchiamento della pelle. Un meccanismo ad "orologeria" che varia da individuo a individuo, ma che inizia a proiettare la persona nella vecchiaia, togliendole, ad esempio, nel caso delle donne, gli elementi più appariscenti legati alla fertilità.
Il tema di Cupido e Ganimede che giocano a dadi, non particolarmente frequentato nella scultura e nella pittura del periodo, prende spunto da un avvenimento, tratto dal mito greco degli Argonauti, che vede Afrodite cercare il figlio Amore per far divampare nel cuore di Medea la passione per Giasone e lo trova a giocare a dadi con Ganimede.
Este, Adria e Venezia ospitano, dal 13 marzo al 25 settembre 2016, per la prima volta in Europa, le testimonianze e la storia dell’antica civiltà dello Stato di Chu.
L'idea di mettere la Coca-Cola in lattina è stata sperimentata nella seconda guerra mondiale, ma il test, con i militari, è stato interrotto poichè i materiali metallici scarseggiavano, durante l'immane conflitto. Così si è dovuto attendere fino al 1960 per l'introduzione, nel mercato statunitense, della Coca-Cola in lattina da 12 once. All'inizio, per renderne riconoscibile il contenuto, nella grafica della lattina venne inclusa una foto della bottiglia contour
Antenati dei robot e dei computer, gli automi nacquero come un divertimento artistico. Si svilupparono parallelamente alla tecnologia degli orologi, a cui dovevano le complesse meccaniche interne e raggiunsero l'apice del successo tra il Settecento e l'Ottocento, in sontuosi apparati decorativi e attraverso azioni complesse
Stile arte intervista l'autrice che ha scritto un libro affrontando una partita doppia tra arte e musica, recuperando e analizzando ogni copertina discografica realizzata dal genio della Factory.
Raffaello Sanzio: certo, la bottega del papà fornisce i primi, elementari indirizzi, ma è poi l’atelier del Perugino a portare il ragazzino a quell’alto profilo che gli consente, già a 17 anni, d’essere considerato un maestro. E i disegni in stile Signorelli parlano anche della collaborazione con quell’artista. A Città di Castello una mostra dedicata agli esordi dell’Urbinate con diverse novità storiografiche
Diceva di lui un collega: “In un mattino compera un pesce, lo dipinge, lo cuoce e lo mangia”. In Francia l’artista ferrarese ridusse i tempi d’esecuzione frazionando l’istante impressionista in sotto-unità temporali per cogliere l’essenza della materia in disfacimento. Una pittura che si confronta per molti aspetti - ma ponendosi anche come momento di definitivo superamento della vecchia seduzione monettiana - con l’Impressionismo, al quale impone un’accelerazione e centrifugazione violenta, dopo un primo periodo di vicinanza alla perennità del tempo dell’universo metafisico di Giorgio de Chirico, Carlo Carrà e Alberto Savinio
Egli aveva compreso perfettamente che il nuovo secolo ragionava nei termini delle scoperte. Così come si premiavano le invenzioni, il rinnovamento, la conquista di nuove vette, in uno spingersi sempre oltre, anche l'arte avrebbe seguito lo stesso modello di competitiva evoluzione. Non si trattava più di perfezionare un linguaggio. Ma di sovvertirlo, fino a scoprire un nuovo modo di esprimersi che fosse poi un'invenzione condivisa dall'umanità. La pittura del secolo nuovo, quella di punta, certo, avrebbe dovuto negare l'illusionismo del fare artistico o la natura puramente sensuale e ottica delle tele, per tornare alle radici semplificate dell'umanità, soffocate, nei secoli precedenti da un eccesso di sovrastrutture