Redazione

Redazione

Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa

Gualtiero Marchesi, lo stupore della luce

Ho disteso nel piatto il mantello di una soffice maionese colorata alla clorofilla di prezzemolo. Ho adagiato su questo letto verde, per linee oblique ma parallele, tre filetti di acciuga appena passati al forno, splendidi nei riflessi azzurro-argento. Ho aggiunto una noce di capasanta, nel suo candore un po’ velato dalla doratura.

Magnifiche illusioni – Il trompe-l’œil, cos'è? Scoprilo leggendo l'articolo

Nel Seicento in Europa si diffonde il trompe-l’œil, sfida alla perfetta riproducibilità delle cose che assume i caratteri di un genere pittorico totalmente autonomo basato sulla filosofia dell’inganno percettivo. L’olandese Samuel van Hoogstraten nel 1678: “La pittura è una disciplina che consiste nel rappresentare tutte le idee del mondo visibile in maniera da ingannare gli occhi”. Idee che egli metterà in pratica in alcuni strabilianti quadri-manifesto, tra i quali il celeberrimo “Quodlibet” del museo di Karslruhe: un pêle-mêle dove i nastri colorati ed inchiodati al legno - secondo un’iconografia frequentissima nel genere - sorreggono forbici, occhiali, pettini, lettere, sigilli di ceralacca, cammei, e poi penne d’oca mozzate, libriccini, medaglioni d’oro, pennelli, fogli arrotolati e gualciti…"

Cincinnato Baruzzi – La statua di Maria Taglioni, fata-ballerina che portò tutù e scarpette nella danza ottocentesca

Maria Taglioni è sicuramente la danzatrice più celebre del XIX secolo e l’inventrice, assieme al suo coreografo, il padre Filippo, del balletto classico nella forma che oggi conosciamo. Per la prima volta con lei apparvero sulle scene i tutù e i piedi delle ballerine scivolarono nelle scarpette di raso legate alla caviglia dai nastri.E fu oggetto dell'attenzione ammirata degli artisti plastici

Cosme’ Tura, il pittore alchimista

Il maestro ferrarese fu un poeta dell’immagine. “Con la sua luce, i suoi colori - afferma Stephen J. Campbell -, i fantastici paesaggi e le prospettive improbabili, le figure di pietra e metallo, ha conferito all’arte del ’400 inattesi slanci espressionistici "Con la sua luce, i suoi colori, i paesaggi fantastici e le prospettive improbabili, le sue figure alchemiche, fatte di pietra e di metallo più che di carne, Tura è riuscito a conferire alla cultura figurativa una spinta in senso espressionista, unica negli anni a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento. La sua poesia a volte cortese e fantastica, altre devozionale e ascetica, fa comparire in ogni sguardo, in ogni smorfia della bocca, in ogni tagliente fisionomia, la traccia della mano e, insieme, dell’individualità dell’artista: una presenza che è essa stessa stata dipinta come fosse l’agente della scrittura

Disegnare David Bowie – Ecco come lavora Heather Rooney, la regina delle matite colorate. Il video

Heather Rooney, americana, è un'illustratrice specializzata in disegni a matita e grafite colorata, dotati di un notevole impatto fotorealistiche. "Dal momento che ho compreso la mia predisposizione per il ritratto per il ritratto e per la figura, al liceo, ho sviluppato una tecnica concentrandosi sulla grande attenzione ai dettagli. Traggo ispirazione da una vasta gamma di personalità della cultura, come gli atleti sportivi, personalità dei media e professionisti dell'intrattenimento". I suoi studi sono stati completati da una laurea in Studio Art all'Emmanuel College di Boston, nel Massachusetts. Ogni illustrazione richiede molte ore di lavoro, che vanno da 30 alle 100 e più ore. A dimostrazione che nulla si improvvisa e che i grandi risultati tecnici si raggiungono grazie a sacrifici e a processi produttivi lunghissimi ed estenuanti

Marc Chagall, il primo artista che, in vita, ebbe un museo in Francia

Il 7 luglio 1973 venne inaugurato il “Musée National Message Biblique Marc Chagall”: fu allora un evento unico perché per la prima volta in Francia venne consacrato ad un artista vivente un museo nazionale. Marc Chagall poté così collaborare nel progetto architettonico ed organizzare la distribuzione delle opere, rifiutando il criterio cronologico. Nulla venne lasciato al caso. Per il pittore russo l’arte era essenzialmente religiosa ed il tema biblico costituì una sorta di centrale filo conduttore della sua produzione; da qui derivò la decisione di donare allo Stato, riunendo in un unico luogo, costruito appositamente, il suo più importante lavoro dedicato alla Bibbia

Diffamazione a mezzo quadro – Guido Reni, il diavolo è un cardinale

Guido Reni dipingendo “San Michele Arcangelo che schiaccia il diavolo” (1636) disegnò Lucifero con le “fattezze” del cardinal Panfili che divenne poi Innocenzo X. Panfili era in disaccordo con la famiglia Barberini. E proprio Antonio Barberini, cardinale di Sant’Onofrio, fratello di Urbano VIII - come riporta lo storico Carlo Cesare Malvasia - aveva commissionato l’opera per collocarla nella chiesa romana dei Cappuccini

Daniele Bianco, i pregiudizi tecnologici che sostituiscono Madonna, Bambino e Spirito Santo

L'artista finalista del Premio Nocivelli 15: "L’opera che ho presentato al Premio Nocivelli 2015 – Prepper Family (Madonna con Bambino e Spirito Santo) –cerca di conciliare un significante estetico, la rappresentazione figurativa realistica di una classica immagine materna, con il significante concettuale, il riferimento ironico alla mentalità da preppers o survivals, persone, individui e famiglie (compresi i loro pets) che si preparano a catastrofi e scenari apocalittici facendo di questa ansia da profilassi uno stile di vita. Sono convinto che La civiltà fornisce indubbiamente all’uomo molti vantaggi e comodità. Ma presenta anche dei lati oscuri e inquietanti".