Per Giuseppe Marino Urbani de Gheltof far emergere un documento dai labirinti di un archivio o costruirlo di sana pianta, era la stessa cosa, ma non è la seconda malversazione che pagò con l’emarginazione sociale e con la follia che l’avrebbe tratto a morte poco più che cinquantenne nel “Regio Manicomio criminale di Montelupo Fiorentino” il 27 febbraio 1908
... a diciassette anni, l'arista torna in Italia, dove studia all’Accademia e comincia il suo intenso lavoro creativo che lo porta ai vertici della scultura contemporanea. Finché, una sera del 1950, durante una cena in trattoria, l’artista incontra casualmente Italo Calvino che, affascinato dalla storia, decide di utilizzarla come fondamentale traccia del Barone rampante, forse il più suggestivo e riuscito tra i romanzi dello scrittore.
Agli albori del Novecento, Matisse è protagonista della dirompente avventura del gruppo dei Fauves. Poi l’incontro con Giotto, i primitivi italiani, l’arte decorativa orientale. E nell’omaggio incantato alle fanciulle levantine si palesa sulla tela il miracolo di una pittura che si fa ricerca dell’eterna armonia e della suprema felicità
La permanenza di Michelangelo Merisi nell'isola - tra Messina e Siracusa - lascia spazio all'idea di capolavori nascosti. Un giovane studioso avanza alcune proposte da verificare. Resiste una certa tendenza ben localizzata ad accostare – fino a comprendervi – al passaggio siciliano di Merisi un numero più ampio di quadri rispetto ai tre o quattro unanimemente riconosciuti. Se effettivamente tale periodo è stato particolarmente sfortunato, con la gran parte delle opere andata dispersa, qui se ne includono alcune peraltro di dubbia autografia e non sempre esprimendovi le dovute cautele.
La formazione di Cossali è scissa in due periodi: nella tela più antica, l’Ultima Cena di Pudiano (1580?), le figure sono scorrette mentre è di altissimo livello l’impianto architettonico, la cui origine rimane un mistero: certo è che in tutti i suoi dipinti sono presenti architetture che risentono sia della pittura veneziana del Veronese, sia dei Campi di Cremona. In un secondo momento, nella Vergine con i santi Ambrogio e Rocco di Macesina di Bedizzole (1582), Grazio cambia completamente il modo di realizzare le figure, i volti assumono una maggiore elaborazione e dolcezza, derivate da Luca Mombello, esecutore testamentario di Moretto
Accostando a opere e manufatti cinqueseicenteschi di collezioni italiane presenze dell’arte contemporanea, la mostra, allestita a Milano, tra il Poldi Pezzoli e le Gallerie d'Italia,intende stimolare il visitatore a rintracciare analogie, rimandi e corrispondenze tra i significati implicati nel multiforme e complesso fenomeno delle Wunderkammern
Alla galleria Castelli di New York. La messa in scena di questi personaggi fantastici rivela un grado di complessità che richiama gli otto pleurants, il gruppo delle statuette piangenti eseguite da Carl Sluter - il maggiore scultore di stile gotico internazionale dell’Europa settentrionale - che si trovavano sulla tomba di Philippe Pot, siniscalco del duca di Borgogna. Questa coesistenza impossibile fra vuoto e pieno, accentuata dalla mobilità di personaggi di un repertorio drammatico privo di contesto, propone un linguaggio gestuale universale attraverso movimenti corporei e gestualità teatrali in grado di produrre astrazioni, oppure di fabbricare condotte non verbali che caratterizzano un ricco corredo di sensazioni insolite.
Dall'Italia non può uscire nulla, senza l'autorizzazione della Soprintendenza. Non esiste quindi, in questo settore, alcuna uniformità rispetto alle altre normative continentali e il rischio è quello di presumere che le dogane siano state eliminate per ogni merce, fatto non corrispondente alla realtà. Un piccolo episodio di cronaca diventa per noi un pretesto per analizzare brevemente l'assurdità della normativa, la sua applicazione eccessivamente punitiva e l'incapacità degli inquirenti di stabilire, con rapidità, la sussistenza o l'insussistenza del reato effettivo
E' stato battuto a 229.500 euro in Ungheria, a Budapest, il quadro perduto dell'importante pittore ungherese Róbert Berény, ritrovato grazie al film di animazione "Stuart Little". L'opera, considerata scomparsa - si conservava soltanto una fotografia in bianco e nero scattata nel 1928, nei mesi immediatamente successivi alla stesura - era negli Stati Uniti d'America, forse acquistata da un ebreo che era là migrato per ragioni razziali.
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