Sceglie una via sciamanica. Si identifica con lo spirito dei felini, che appaiono ampiamente citati, fino alla sigla triglifa che l'artista pone come marchio delle proprie opere:tre profondi, paralleli graffi d'unghie acuminate. Gargano risale e ridiscende nei luoghi degli animali mitici e, trasformandosi in felino, ha la possibilità di agire sul quadro con le proprie unghie. Ne escono opere di sicuro rilievo, di grande impatto e di ottima costruzione che rendono l'autore siciliano uno dei più interessanti giovani artisti europei
L'America, attraverso una mostra al Metropolitan dedicata al pittore della metafisica di frontiera, scopre un altro lato dell'occupazione delle terre dell'Ovest e del movimento degli immigrati europei in direzione di una terra promessa. Placidi laghi, lavoratori sereni e squarci di natura splendida appaiono nei suoi dipinti. Non solo polvere, fuoco, frecce e rapine
Oggi, sabato 15 agosto, fino a mezzanotte, i più importanti luoghi MiBACT saranno aperti al pubblico.
Nelle opere dell’artista, il sogno genera esseri fantastici dotati di superpoteri. Costumi fasciantissimi e aerodinamiche tutine modellano forme fatte per lo scatto, per balzi subitanei che anticipano la cupa apertura alare dell’Uomo pipistrello
Con La zattera della Medusa, Théodore Géricault realizzò un lucido reportage basato sulle testimonianze dei pochi sopravvissuti. E per rappresentare l’orrore della tragica vicenda non esitò a ricorrere allo studio meticoloso di corpi umani smembrati. Una macabra inclinazione che sarebbe sfociata nella raffigurazione delle teste recise dei condannati a morte
La stessa scelta grafica di questo manifesto - che propone una scultura di Ghidoni, come se fosse stata realizzata con stampante 3d, attorniata da colori acidi pop e la scelta di non collocare una scultura del maestro di matrice ottocentesco - ,vuole indicare che il premio opera, sotto il profilo estetico sul piano del presente e del futuro, attraverso ogni espressione possibile, escluse le installazioni. La giuria tenderà a premiare opere tecnicamente e formalmente interessanti che possano stravolgere e spiazzare l'osservatore, attraverso un intensa creatività, sia sul piano realizzativo che semantico
Antonio Mancini (Roma, 1852 -- 1930) Allievo all'Istituto di Belle Arti di Napoli ,si formo' alla scuola di Domenico Morelli, divenendo amico di Gemito e Michetti. Sviluppa in seguito una pittura originale, accentuando gli effetti luministici e il colore, aggiungendo alla tela dipinta dei lustrini, pezzi di vetro colorati, fiori e altri ornamenti. Fu molto apprezzato dal pittore statunitense John Singer Sargent.
Dopo l’annessione, le autorità austriache incaricarono l’artista di “fermare” sulla tela i luoghi più rimarchevoli del territorio lombardo. Nasceva così un genere che ebbe molti imitatori
LA MOSTRA - aPiazzola sul Brenta, Villa Contarini, dal 10 settembre al 30 novembre 2015
Firmata da Doménikos Theotokópoulos, meglio conosciuto come El Greco, e raffigurante San Demetrio, l’opera, acquistata da un collezionista tedesco da una piccola società d’asta francese come icona post-bizantina, si è rivelata autografa di El Greco grazie ad approfondite indagini diagnostiche. L'icona, studiata da Mariella Lobefaro, analizzata da Lionello Puppi e da laboratori tecnologici, esposta fino 23 agosto 2015 nella Torre delle Arti di Bellagio accanto a 100 icone bizantine e post-bizantine