Se è la pietra a farla da padrona nelle architetture del centro storico di Brescia, anche il ferro concorre ad esaltare le bellezze della città, a partire dai cancelli dei palazzi signorili
Il sentimento, l'amore, la donna portatrice di valori e di una dimensione di dolce familiarità. La donna capace di sentire con il cuore. Venti immagini, un'antologia al femminile della storia delle fotografia con scatti immortali di Henri Cartier Bresson, Lewis Wickes Hine, Robert Capa, Dorothea Lange, Ansel Adams, Weegee, Bill Brandt, Brassai, Robert Doisneau, Elliott Erwitt, Gianni Berengo Gardini, Phillipe Halsman, Jerry Uelsmann, Kenro Izu, Richard Avedon, Rodney Smith, Helmut Newton, Annie Leibovtz, Sebastiao Salgado, Steve Mc Curry
Il corpo che reagisce alla sofferenza, grazie all'amore, grazie alla congiunzione tra pelle e anima, tra la parte carnale e a quella spirituale. Questa la linea semantica che ha percorso la performance realizzata a Edolo, località montana in provincia di Brescia, nell'ambito della manifestazione Contexto, dal duo NICK&RAIN, fondato nel marzo del 2015 da Nicola Fornoni (Brescia, 1990) e Rain D’Annunzio (Lecco, 1970). In un precedente lavoro, Fornoni aveva vinto la negazione della corporeità, attraverso atti d'amore con una giovane collega. Ora una nuova collaborazione parte da un tema medesimo per arrivare, non soltanto alla condivisione di sé, ma al rituale di consegna di parte del corpo a un dimensione divina.
LA MOSTRA - A L Museo Gipsoteca Canova di Possagno (Tv), La cronaca fotografica dello scempio. La Ebe dimezzata, dal 25 luglio 2015 al 28 febbraio 2016
Il corpo che reagisce alla sofferenza, grazie all'amore, grazie alla congiunzione tra pelle e anima, tra la parte carnale e quella spirituale. Questa la linea semantica che ha percorso la performance realizzata a Edolo, località montana in provincia di Brescia, nell'ambito della manifestazione Contexto, dal duo NICK&RAIN, fondato nel marzo del 2015 da Nicola Fornoni (Brescia, 1990) e Rain D’Annunzio (Lecco, 1970). In un precedente lavoro, Fornoni aveva vinto la negazione della corporeità, attraverso atti d'amore con una giovane collega. Ora una nuova collaborazione parte da un tema medesimo per arrivare, non soltanto alla condivisione di sé, ma al rituale di consegna di parte del corpo a una dimensione divina.
STILEarte Venezia - La mostra a Ca’ Rezzonico, Museo del Settecento veneziano, dal 4 luglio al 19 ottobre 2015
Double Bind & Around - All'HangarBicocca la mostra dedicata all'artista spagnolo. Affascinato dalla statuaria romana e dall’architettura barocca del XVII secolo, (trascorre un anno a Roma nel 1991), Juan Muñoz ha indagato il rapporto tra la figura e il contesto espositivo. Egli ha esplorato nuove possibilità di distorsione dello spazio, utilizzando prospettive ardite e cambiamenti di scala, non solo per coinvolgere le capacità sensoriali e percettive dello spettatore, ma anche e soprattutto per creare una tensione psicologica nell’individuo che fruisce delle opere. Il suo interesse per l'arte dell’illusione lo ha portato a trasmettere un forte senso di ambiguità ed enigmaticità, dove i confini tra realtà e finzione si assottigliano, accrescendo un articolato gioco di contraddizioni e paradossi.
Sì’, mi considero - pur fra le numerose frequentazioni - un “isolato” nel panorama artistico italiano. Ricordo le affettuose, ma accese discussioni con il caro Morlotti... o le polemiche su certo astrattismo, quando arrivai a dipingere in una natura morta - era il 1940 - il “Kn” (quello che era considerato, appunto, il “vangelo” degli astrattisti) poggiato su una sedia molto vangoghiana e sovrastato da una candela.
LA MOSTRA fino al 30 agosto 2015 al Palazzo Chiablese, Polo Reale
Da un lato il significato più genericamente riferito alla figura umana, nella sua nudità, in quanto oggetto di studio e di rappresentazione nelle arti figurative (nell’accezione lata di “mettere allo scoperto, liberare da ciò che avvolge o riveste o ricopre”), e dall’altro il senso figurativo di “mettere in evidenza, scoprire senza reticenze o sottintesi”. Si tratta di ventuno opere che raccolgono una selezione di ritratti di artisti italiani su richiesta da parte dell’artista di una libera interpretazione soggettiva dell’arte