LA MOSTRA - Il MA*GA di Gallarate (VA) dedica, dal 19 aprile all’8 novembre 2015, rende omaggio a Ottavio e Rosita Missoni, proprio nella città che scelsero nel 1953 come sede della loro casa e del loro primo laboratorio artigianale.
Il finalista del Premio Nocivelli: "Nel campo dell' arte - dice - è sempre stato la mia pasione, le mie opere sono tutte diverse nello stile, perché in ogni quadro mi piace studiare e ricercare accostamenti tra soggetto e stile di rappresentazione, i primi quadri che facevo erano di getto, più legate al sentimento/emozione di quell' istante che a un concetto vero e proprio, mentre negli ultimi anni tento di rappresentare la parte esterna e interna dell' uomo".
LA MOSTRA - Apre oggi, 15 aprile 2015, a Palazzo Reale, la più grande esposizione dedicata a Leonardo mai ideata in Italia
STILEarte VENEZIA - La mostra, dal 12 aprile al 31 dicembre 2015
Dagli strappi d’affresco agli strappi di murales realizzati da artisti contemporanei. E’ la nuova frontiera della rimozione dei dipinti parietali che apre nuovi interrogativi sulla filologia della collocazione.
LA MOSTRA - Dal 18 aprile al 9 agosto, il Comune di Pordenone in collaborazione con l’Associazione culturale “Venti d’Arte” di Udine, propone alla Galleria Harry Bertoia, l'esposizione "KUSTERLE. Il corpo eretico"
STILEarte VENEZIA - atmosfere oniriche, le foreste, i paesaggi incantati. Tutto l’universo fantastico di Henri Rousseau è in mostra al Palazzo Ducale di Venezia...
Come ricomporre i dipinti che decoravano uno straordinario armadio istoriato dal frate? Secondo uno studioso statunitense la chiave sta in un manoscritto d’area bresciana: l’artista si attenne scrupolosamente a tutte le raffigurazioni in esso contenute e alle scritte collocate sotto le miniature
In quella “grande enciclopedia” che è il museo parigino la pittura bresciana è ben rappresentata. Esposti un Montagna e un Romanino. Ma i depositi nascondono altre sorprese, che Stile ha percorso minuziosamente. Ecco tavole e disegni di Moretto, Muziano, Gambara. Già nel 1530 Francesco I acquistava un Savoldo per la sua collezione
Prendendo le distanze da un’arte tradizionale, accademica, ‘classica’, noi del Grav sentivamo anche l’esigenza di creare un nuovo tipo di spettatore, che non fosse quello abituato a frequentare l’ambiente artistico ortodosso, le gallerie. La nostra idea era quella di rivolgerci all’uomo comune, alla gente di strada, e infatti molte delle manifestazioni espositive che organizzammo prevedevano proprio delle performance all’aperto, nei luoghi di maggior passaggio della città