48mila messaggi artistici di antichi “pastori erranti” studiati in Trentino sulla roccia del Cornòn. Giotto leggendario

Tutti i segni/scritte che i pastori hanno lasciato- a partire dal XV secolo - sono arrivati fino a noi perché i custodi delle greggi li hanno dipinti usando dell’ocra rossa reperibile sulla stessa montagna - il ból o ból de bèssa, di pecora -, chiamato così perché in passato serviva a contrassegnare le pecore