Il Dr Mustafa Waziri, segretario generale del Consiglio Supremo di Archeologia, ha spiegato che gli scavi sono stati compiuti nell'area retrostante il Tempio di Asna, dove la missione ha trovato resti di un impianto termale, al quale si accedeva attraverso un ingresso colonnato. La struttura - le cui fondazioni erano in pietra mentre l'alzato in mattoni, presenta caldaie di varie forme, misure e materiali.
La fontana monumentale costruita nel 23 a.C., con un diametro di 15 metri e un tempietto alto 8 metri, è stata utilizzata per circa 600-700 anni. Poi la devastazione. Un team di 17 specialisti - tra archeologi, architetti e restauratori - ha recuperato i pezzi e li ha assemblati.
Teresa Bedman, co-direttrice del progetto, ha detto che, finora, tutte le mummie trovate sepolte nell'area "erano di alti funzionari del clero di Amon di Tebe".
I Carabinieri TPC di Monza, nel corso dei consueti controlli e delle attività di monitoraggio del mercato dell’arte e delle aste online, hanno rintracciato e sequestrato il dipinto, che era stato posto all’incanto a un valore tra i 30.000 e i 50.000 euro, in un’asta pubblica lombarda
Kiefer, utilizzando gamme cromatiche che si inseriscono in una tradizione tintorettesca e veronesiana, compie una delle più riuscite operazioni di colloqui tra contemporaneità ed arte del passato. Nessuna forzatura o abbinamento pretestuoso, come avviene spesso in mostre del genere
Torna il primo gennaio 2023 l’appuntamento con Domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali. Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura dei luoghi della cultura, con accesso su prenotazione dove previsto
L'opera, a nostro giudizio, è degna d'assoluta attenzione per l'eleganza e la gradevolezza del soggetto - da inserire così, senza restauri, in qualsiasi arredamento - e per il prezzo. Il venditore non ha infatti fissato un minimo
"Le indagini archeologiche, coordinate dal prof. Marco Fabbri dell'università Tor Vergata – spiega il direttore Gabriel Zuchtriegel - hanno mostrato che dove ora si trova la torre, fino al IV sec. a.C. c'era una porta della città, che fu poi obliterata. È un dato che apre prospettive stimolanti non solo sull'impianto urbano della Pompei più antica, ma anche sullo spazio all'esterno delle mura. Sarebbe interessante capire dove questa strada portava e se lungo essa, come era uso in antico, si trovavano delle tombe di quei periodi."
Orecchino o ciondolo? L'oggetto è sbalzato e contiene immagini di difficile lettura. Dall'ipotesi di una decorazione romana a quella di un oggetto paleocristiano
La scultura, alta 2 metri e pressoché integra, se si esclude una parte del piedistallo e di un piede, è stata liberata dal fango e recuperata. I ritrovamenti si susseguono in questo tratto fluviale, temporaneamente chiuso per lavori di dragaggio e di ricerche archeologiche. Sono resti di un grande ponte e parti di statue, numerose, forse travolte anch'esse dalla furia dell'acqua e portate sul fondo del torrente da un'alluvione antica.