Un luogo di sogno che è entrato nella cultura popolare italiana, come immagine rassicurante della vita. Nel 1989 l'edificio venne scelto per ambientare i cortometraggi raffinati di pubblicità dei prodotti del Mulino bianco (Barilla) realizzati dal creativo Armando testa con la regia di Giuseppe Tornatore e la colonna sonora di Ennio Morricone.
Nata da un dialogo tra l'artista Maurizio Cattelan e Chiara Parisi, direttore del Centre Pompidou-Metz e curatrice della mostra con Anne Horvath, la mostra Face à Arcimboldo propone una visita unica, al contrario di ogni cronologia, nei meandri del pensiero di questo misterioso pittore del Cinquecento, evidenziando l'attualità del suo vocabolario
Di generazione in generazione gli eredi non avevano potuto rendersi conto del valore dell'opera. Così era stato sistemato in un deposito, con altri dipinti e vecchie cose. La scoperta è avvenuta quando la famiglia ha deciso di mettere all'asta la collezione di cui sono proprietari, comprese le opere conservate in uno scantinato
Eleganze, bellezza e modernità. Non può sfuggire il fatto, peraltro. che la sterilità dell'imperatrice - che aveva avuto, in precedenza, come ben sappiamo, due figli - fosse causata da un'ossessione modernissima nei confronti dell'igiene personale. Si sottoponeva, infatti, a continui lavacri vaginali profondi che, si ipotizza, possano aver modificato gli equilibri naturali, attraverso un cambiamento del Ph e la presenza di potenti sostanze disinfettanti
È un lavoro condotto negli Archivi, quello che ha consentito di individuare le sedi dove i tesori parmensi sono stati “collocati”, riportandoli a casa sia pure per il solo tempo della mostra. Queste opere raffinate e di qualità altissima evidenziano come il gusto alla corte dei duchi di Parma si fosse plasmato in pieno accordo con i modelli francesi sviluppati nel Settecento, quando ricchezza decorativa e desiderio di ostentazione accompagnavano l’allestimento delle tavole del vecchio continente.
Da Degas a Manet, da Monet a Renoir, da Cézanne a Sisley, a molti altri ancora, provenienti da collezioni private italiane e francesi e da alcune importanti realtà museali italiane. Dipinti, disegni, acquarelli, incisioni e sculture, conducono il pubblico lungo un percorso di scoperta delle trasformazioni della cultura visiva europea nella seconda metà del XIX secolo
Un percorso cronologico, dai primi dipinti impressionisti di Signac realizzati sotto l'influenza di Claude Monet alle opere dai colori vivaci prodotte dall'artista nel XX secolo. Il pittore, nonostante si fosse avvicinato a Seurat, rifiutò successivamente le rigide teorie cromatiche per poter amplificare la vibrazione percettiva
La modella di Matisse sarebbe Hélène Galitzine in Mercier, figlia del principe Lev Golitsyn ed Helena Gagarin, che era una delle modelle preferite di Matisse insieme a Lydia Delectorskaya, negli anni '30. La ricostruzione dei passaggi di proprietà, compiuta dalla casa d'aste, indicherebbe il dono dell'opera, da parte di Matisse, a una donna di Nizza - oggi sconosciuta -, che l'avrebbe poi donato a suor Suzanne Mazare del convento dei Minimi, situato a Mane, un luogo non distante dalla cittadina in cui il disegno è stato trovato
Cresciuto nella campagna Friulana fin da piccolo osserva il padre, tassidermista (impagliatore di animali) e lo aiuta in laboratorio. Per lui questa diventa una vera e propria scuola di anatomia, tendini, ossa, muscoli ogni dettaglio gli servirà negli anni a venire. Il bestiario richiama ai diritti degli animali e sottolinea, attraverso i materiali di recupero, che ogni cosa può tornare a una nuova vita
Il capolavoro , precedentemente creduto perduto è a grandezza naturale e realizzato in modo così realistico che può sembrare un vero teschio umano. Nulla sembra schematico e nessun dettaglio è stato trascurato: dalle suture craniche delicatamente arricciate agli zigomi sottosquadro al setto nasale sottile. La testa è cava e anche perfettamente e anatomicamente corretta anche nella parte inferiore