Canaletto iniziò con una fase tenebra, Ma i collezionisti lo apprezzarono proprio per il sole che farà trasparire dalle sue pitture, già dalla metà degli anni Venti. Dopo i primi due o tre anni caratterizzati dall’uso di un colore sottilissimo, la sua pittura si fa più impetuosa. Il cielo comincia ad essere azzurro, a coprire il bolo rosso. Si nota, anche a livello di dimensioni, una riduzione delle superfici pittoriche. La scelta di supporti ampi lascia il passo ad opere di dimensioni minori. Maurizio Bernardelli Curuz incontra Anna Bozena Kowalczyk,
Stile Arte ripropone un proprio importante incontro con Annie-Paule Quinsac, massimo studioso al mondo dell'artista, curatrice del Catalogo Generale (1982) e della raccolta delle lettere (1985), nonchè di numerose mostre in Italia e all'estero. La Quinsac: "Egli seppe conciliare simbolismo e dato naturale, perchè nella sua psiche erano una cosa sola". Le odierne quotazioni del pittore trentino
Stile Arte intervista Maria Luisa Pacelli sul percorso inglese che conduce dall'immigrato Canaletto a Constable. Sono anni di acceso contrasto tra i vedutisti, che cantano gli spazi urbani della borghesia, e i cantori della campagna, ancora dominata dalla nobiltà feudale
Canaletto iniziò con una fase tenebra, Ma i collezionisti lo apprezzarono proprio per il sole che farà trasparire dalle sue pitture, già dalla metà degli anni Venti. Dopo i primi due o tre anni caratterizzati dall’uso di un colore sottilissimo, la sua pittura si fa più impetuosa. Il cielo comincia ad essere azzurro, a coprire il bolo rosso. Si nota, anche a livello di dimensioni, una riduzione delle superfici pittoriche. La scelta di supporti ampi lascia il passo ad opere di dimensioni minori. Maurizio Bernardelli Curuz incontra Anna Bozena Kowalczyk,
L’incontro spirituale con De Chirico, e il ruolo di questi nella formazione del linguaggio pittorico magrittiano - L’autonomia di un percorso che esercitò un forte ascendente sugli orientamenti contemporanei. Steingrim Laursen a Stile Arte:"L’ascendente di Magritte su diversi autori della Pop Art, da Warhol, a Rauschenberg a Lichtenstein, è stato determinante: tutti questi pittori acquistarono suoi dipinti. Molto significativo, in proposito, fu il grande successo che ebbe la mostra a lui dedicata a metà degli anni Cinquanta a New York. Per quanto riguarda la pubblicità e la comunicazione di massa, bisogna dire che Magitte ha avuto il merito di inventare immagini che rappresentano idee: perciò il suo apporto è stato fondamentale..
A fine Ottocento Emilio Longoni fu il cantore di un'infanzia dolce e solitaria.La “Ragazzina col gatto” è un dipinto di eccezionale finezza interpretativa, assecondata da una magistrale sapienza pittorica; un dipinto che si può leggere in vari modi: come indice di solitudine (la protagonista si intrattiene con l’animale domestico per riempire il vuoto della sua giornata), ma anche di consapevolezza morale (l’amore per gli animali è segno di maturità interiore).
Peggy Guggenheim aveva una fede incrollabile, tradotta in un impegno preciso: far conoscere ed amare l’arte contemporanea. Il suo sogno - aprire un museo - poté concretizzarsi per la prima volta nel 1942. In quell’anno, Frank Sinatra debuttava al Paramount Theatre, Pollock dipingeva “Male and female” e Mondrian “Broadway Boogie-Woogie”, i primi soldati americani sbarcavano a Belfast e nella Francia occupata veniva sancito l’obbligo per i bimbi ebrei di portare sempre con sé la stella di David.
Cristoforo Munari non faceva differenze. Tra fine Seicento e inizio Settecento aveva ben compreso, lui, ciò che qualcuno fatica a capire ancor oggi. Superbo pittore di nature morte, elevava con ugual entusiasmo al rango di protagonisti della rappresentazione nobilissimi liuti, buccheri trinati e tavole imbandite, traslocando il cibo dai gironi più bassi all’empireo. Le mirabilie d’intreccio di un lussuoso tappeto d’Oriente non riuscivano a far sfigurare gli umili frutti della terra.
Un’insuperabile qualità tecnica al servizio di una produzione passata dalle esperienze giovanili di pittura di storia, all’impegno sociale, fino ai paesaggi dell’ultimo periodo - Le appassionate ricerche sul colore, basate anche su studi scientifici e sperimentate mediante insistite reiterazioni di un medesimo soggetto - Le quotazioni dei suoi dipinti, il video dedicato alle sue opere
Pistoletto ripercorre in un’intervista le tappe della sua lunga ricerca creativa - Dalla giovanile volontà di “riaprire la questione della prospettiva” alle idee rivoluzionarie dei “Quadri specchianti”, dalla “Venere degli stracci”, opera emblema dell’Arte Povera, alla riflessione sulla materia di “Poetica dura”