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Secondo il The New York Times , almeno due importanti musei di New York hanno ancora opere d’arte di Banksy che sono state surrettiziamente appese dal misterioso artista di strada quasi un decennio fa. Il Brooklin Museum si vide appendere al muro, come l’uovo di un cuculo tra dipinti autentici, un ritratto di un ufficiale di epoca coloniale con un cappotto rosso in possesso di una bomboletta di vernice spray con graffiti contro la guerra sullo sfondo. Sally Williams, portavoce del museo, ha detto : «Lo abbiamo identificato e adesso è in nostra custodia, ma non sappiamo come restituirlo al legittimo proprietario.”
Nel frattempo, al Moma, Banksy ha lasciato un dipinto di una lattina di zuppa di crema, in un ascensore. Le azioni di Banksy rispetto alla comica sacralità degli spazi museali e all’idiota feticismo artistico ha un’intensità impareggiabile. Come l’imbarazzo in cui il cuculo Banksy mette i curatori. Che fare cercare di restituire i dipinti o tenerli per il valore culturale o di mercato?Le opere del misterioso artista hanno valori molto elevati. Il record è per Keep It Spotless (2007), (una citazione giocosa a Damien Hirst ), fatta di famiglia lucentezza e vernice spray su tela, che è stato venduto per 1,9 milioni da Sotheby
Come fa notare il Times, “l’identità di Banksy è oscura … In generale si pensa che Banksy sia una sola persona, non un collettivo sotterraneo, anche se ci sono imitatori.” Il che, naturalmente, solleva la questione, come facciamo a sapere se una qualsiasi di queste opere sono in realtà sue?
Personaggio misterioso, cresciuto pittoricamente nei quartieri londinesi, Banksy è oggi uno dei writers più celebrati e amati, anche per le performance, sempre ricche di humour delicato e non distruttivo. Nel’ambito artistico, poi, risulta da sottolineare il ritorno, guidato dal pittore, alla figurazione e a un linguaggio iconico, che rende particolarmente comprensibile il suo messaggio a vaste platee. Banksy gioca, tra neo dadaismo e spiazzamenti logico-semantici di matrice surrealista, con il cortocircuito semantico, la contraddizione imprevista e imprevedibile, l’esito non scontato dei presupposti narrativi.