Archeologia – Ultime notizie ed approfondimenti

Mostri greci, romani ed etruschi: nell'arte le paure dei nostri antenati. Il video

Grifi, Chimere, Gorgoni, Centauri, Sirene, Satiri, Arpie, Sfinge, Minotauro, Tritone, Pegaso, Scilla e l’Idra di Lerna sono rappresentati su oggetti di tipologie diverse: sculture, terrecotte architettoniche, vasellame, armi, affreschi e mosaici di diversi ambiti culturali e cronologici, dall’Oriente alla Grecia al mondo etrusco, italico e romano.
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Le grandi donne che orientavano i principi etruschi. Parità di sesso. Altro che…

Tra i duecento 200 provenienti dagli scavi di Cortona dai quali emerge con forza il ruolo della donna, protagonista all’interno della struttura sociale etrusca sia nelle sue prerogative di filatrice e tessitrice, che come garante degli equilibri di potere della società.
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Il vino nell’arte e nel costume dell’Antico Egitto. Vendemmia e lavacro delle mummie

Curiosi sono, inoltre, gli elementi per collare usekh in fayence, che, portati da uomini e donne, erano tra gli ornamenti personali più diffusi in Egitto; la loro forma a “grappolo d’uva” si ritrova anche in lunghe file di inserti parietali di palazzi e templi, come motivo decorativo a simboleggiare la rigenerazione. L'iconografia e l'archeologia ci consentono di capire com'erano fatte le anfore -rivestite internamente da materiale impermeabilizzante per conservare il vino - e la diversificazione dei contenitori, in forme e grandezze,  a seconda delle fasi di fermentazione e di invecchiamento
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Un bracciale d'oro al polso del morto. Gioielli e oggetti preziosi sotto la cenere di Pompei

Un altro fuggiasco portava invece con sé una cassettina in legno e bronzo con 40 monete d’oro e 175 in argento, anch’essa esposta. Al momento dell’eruzione nel 79 d.C. due adulti e un bambino cercarono riparo nel sottoscala di uno degli ambienti di servizio della lussuosa Casa del Bracciale d’oro. Le vittime che in questo ambiente trovarono la morte, sono commemorabili attraverso i calchi esposti
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Fate gli investigatori. Un filmato strano. Tombaroli o invenzione?

Giudicate voi, dagli indizi e dalle immagini di questo filmato, spuntato dal web e, molto probabilmente, proveniente dall'America latina, come par di capire dalle persone che compiono la ricerca e dallo stile del manufatto che - forse - viene ritrovato o "fatto ritrovare". Tombaroli in azione? Oppure qualcuno che intendeva accreditare, con un video, un ritrovamento? Trasformatevi in investigatori. Ciò che appare strano sono i tempi nei quali viene messa in scena il presunto ritrovamento... Scrivete la vostra analisi sulla nostra pagina facebook
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Morti abbracciati Pompei. Esami del Dna. Non erano parenti. Due uomini? Due fidanzati? Lo studio

In occasione dei recenti restauri condotti sui calchi di Pompei, dagli studi antropologici e dalle analisi del DNA su due corpi della casa del Criptoportico rinvenuti durante gli scavi di inizio ‘900, sono emersi sorprendenti risultati in grado di ribaltare la teoria di pertinenza di genere delle due vittime dell’eruzione. All’epoca del rinvenimento (1914) l’allora Soprintendente Vittorio Spinazzola reputò che i due corpi ritrovati distesi e vicini, l’uno con la testa nel grembo dell’altro, appartenessero a due donne
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I radar indicano un tesoro dietro il muro della tomba di Tutankamon. E' la stanza di Nefertiti?

Utilizzando apparecchiature messe a punto da un'impresa spagnola, che risulta tra le migliori al mondo nel campo della ricerca tecnologica applicata ai Beni culturali, gli studiosi, nel mese di marzo, scenderanno nella mitica tomba del faraone egizio per "aprire" un varco elettronico nella sala murata. Poi, anche attraverso microtelecamere, sarà possibile entrare visivamente e non invasivamente nella camera funebre per intatta dai tempi della sepoltura di una seconda persona, che condivide, per l'eternità, l'appartamento funebre del giovane faraone, morto a 19 anni anni
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Nelle viscere di Verona alle radici del tempio scomparso

messo in luce un tratto del portico sotterraneo (criptoportico) che su tre lati circondava il Capitolium, il principale tempio cittadino dedicato alle tre divinità Giove, Minerva, Giunone. Edificato nella seconda metà del I sec. a.C. sul lato settentrionale del Foro, l’edificio era caratterizzato da un fronte largo 35 m (con tre file di sei colonne), tre celle e portici ai lati, ed era lungo circa 42 m. Scavato e reso fruibile al pubblico il criptoportico
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Video – Bismantova e la montagna incantata, arte e cultura degli antenati all’ombra delle sacre rocce

Un monte che pare un altare e una fortificazione naturale. Un altare aperto verso il cosmo, nel Reggiano. Campo Pianelli era sicuramente un sito strategico, posto ai piedi della Pietra di Bismantova in un punto dove erano presenti numerose sorgenti che invece mancavano sul pianoro sommitale, che però costituiva un vicino e sicuro rifugio in caso di emergenza. Una mostra archeologica al Palazzo Ducale di Castelnovo ne' Monti
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L'Ombra della sera, il fascino di un bronzetto dell'Aldilà

Le dimensioni filiformi del giovinetto non hanno ancora trovato spiegazioni concordi, anche se l'idea che la scultura rappresentasse fosse l'ombra lunga della sera che introduce agli spazi notturni della morte può trovare ancora credito. Un confronto tra l'opera etrusca del III secolo a.C. e le opere di Giacometti, che guardò affascinato alla forza mitica del reperto archeologico
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