Design e Architettura

Non è una scultura, ma un'auto. La linea straordinaria

Si chiama Lo Res Car ed è disegnata dalla United Nude come astrazione di una Lamborghini.  La forma della Lo Res Car è ispirata proprio dalla scomposizione geometrica e riduzione della risoluzione 3D dell'iconica Lamborghini Countach, disegnata da Marcello Gandini, a Bertone, nei primi anni Settanta. Due i posti, ma come su una motocicletta. Motore elettrico e una velocità di 50 chilometri all'ora. Per viaggiare su una scultura
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Louise Nevelson (1899-1988), pittura, scultura e mobili per la nuova donna titanica

Le sue sculture pubbliche, di dimensioni imponenti, divennero il simbolo dell'avanzata femminile e femminista in ogni settore della società. Nelle sue opere più famose utilizzò rifiuti di legno da costruzione, processo chiaramente influenzato da Duchamp con i suoi ready-made. ma assemblati con grande rigore compositivo e creatività, come mobili improbabili o impossibili o piccole scatole delle meraviglie. Anche se raggiunse la notorietà con le strutture in legno, tra il 1960 e il 1970, esplorò possibilità espressive con materiali industriali come il plexiglass l'alluminio e l'acciaio
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Case d'artisti. Il "nido" verticale di Desanka Fasiska, ceramista e interior designer

Tanto legno, la sacralità della forma, il contrappunto perfetto di ogni oggetto, tra vuoto e pieno. Ecco la casa dell'artista della ceramica di Los Angeles e interior designer, Desanka Fasiska (1963). Le pareti inclinate rendevano difficile la collocazione dell'arredamento e non offrono un elevatissimo isolamento termico. Ma l'artista si è divertita a risolvere ogni problema, creando una casa aperta, per vivere fino in fondo il semplice e splendido disegno architettonico di questo edificio simile a una freccia rivolta verso il cielo
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Cos’è, nel design, la Poltrona Proust?

“Sono un progettista che applica all’architettura e al design certi metodi tipici del contemporaneo dell’artista; e viceversa, sono un pittore che per dipingere usa certi metodi tipici di un progetto. La mia è un’attività ibrida in bilico tra queste ed altre discipline (grafica, scultura, moda performance, critica), che trova tra esse non una esigua linea di confine, ma grandi spazi liberi dove operare”. L’opera, realizzata nel 1978, fu riproposta in una mostra tenutasi al Mart di Rovereto nel 2007, in una versione del 2001, è rappresentativa del percorso di Mendini negli anni in cui ha sviluppato il suo concetto di re-design, nato dall’idea che tutto sia già stato inventato e ciò che resta da fare è una rivisitazione di oggetti preesistenti, magari aggiungendo elementi decorativi o strutturali che modificano la dinamica dell’originale. In questo caso egli ha scelto un tipo di poltrona in stile “barocchetto” di produzione contemporanea e l’ha fatta dipingere alla maniera del pointillisme, prendendo spunto da un particolare di un quadro di Signac.
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Sculture nei vigneti e nei musei delle cantine. Penone porta l'arte povera in Provenza

I vigneti nobili, quelli che producono materia prima per i vini più amati dal mercato d'élite, divengono musei a cielo aperto per la scultura contemporanea. Questa tendenza è particolarmente diffusa in Francia, Paese nel quale le case di produzione sono particolarmente attente a creare uno stretto connubio tra i prodotti della più alta vinificazione e l'art tout court. Di grande rilievo, per la perfetta ambientazione, è la mostra dell'autunno 2017 - settembre-novembre - a Château la Coste, in Provenza che dedica una mostra, all'aperto e nello spazio galleria progettato dall'architetto italiano Renzo Piano. Considerando il design, i dintorni e il paesaggio circostante, Penone ha selezionato attentamente le opere in un dialogo tra arte, architettura e natura. Le opere su carta, il lavoro di bronzo e marmo e la replica delicata a un singolo granello di sabbia sono inclusi in un contesto che evidenzia l'interesse di Penone per la natura natura e per l'identità nella società industriale
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Entra nella casa prefabbricata, super design. Tanta luce, caminetto e 4 posti

La società danese VIPP (famosa per il suo cestino iconico del 1939, oggi nella MOMA) ha creato una casa prefabbricata concepita fino all'ultimo dettaglio (torcia inclusa). L'edificio non è stato progettato per fondersi con la natura, ma per galleggiare su di essa. Cinquantamila libbre di vetro e di acciaio appaiono come una cornice per il paesaggio circostante. Il design della VIPP, Morten Bo Jensen spiega che il riparo non è stato progettato come un'unità architettonica, ma come un oggetto industriale. La struttura prefabbricata è realizzata in fabbrica e i quattro moduli vengono trasportati con un camion al sito di installazione. Il rifugio può essere costruito in 3 o 5 giorni utilizzando semplici bulloni per i moduli e 9.000 viti per le piastre in acciaio
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L’albergo all’aperto di due artisti svizzeri. Gli hotel più strani del mondo. Video

I due artisti hanno già lavorato sul concetto di accoglienza, di naturalezza, di ospitalità, di artificiosità che sta in ogni esperienza alberghiera. Tra il 2008 e il 2010 Frank e Patrik avevano operato sugli spazi di un bunker anti-atomico, nel cantone di San Gallo in Svizzera, trasformando il luogo in un hotel “a zero comodità”. Pure il prezzo era contenuto, poichè la parte concettuale era superiore a quella "commerciale". Dormire in quel luogo sottoterra, senza alcuna comodità, costava dieci franchi a notte. Ma nel mondo sono tanti gli hotel che "lo fanno strano". Eccone, nel video, una selezione divertente
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Chi è Federico Seneca, il genio della pubblicità che “inventò” i Baci Perugina. Le sue opere

Il rapporto di Seneca con la Perugina si interrompe nel 1933, quando si sposta da Perugia a Milano – crocevia di relazioni nel settore del graphic design –, dove apre un proprio studio di pubblicità. In questi anni Seneca allarga le sue collaborazioni lavorando per le più importanti e innovative aziende del secondo dopoguerra: Rayon, Modiano, Cinzano, Talmone, Stipel, Sala panettoni, Salchi pitture, Chlorodont, Lancover e successivamente Lane BBB, Nailon, Agip, Agipgas, Pibigas, Energol e Ramazzotti, di cui è consulente pubblicitario dal 1950 al 1957–1958
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Come saranno i giardini del XXI secolo? La risposta dal Festival della Loira. Il video

Dall'antichità e e in qualunque civiltà, nell'arte e nella letteratura, fiori, reali o simbolici, hanno svolto un ruolo chiave nell'immaginario collettivo. Ci sono ben noti la loro diversità infinita, la perfezione formale, il loro mistero, il loro potere evocativo, quanto la loro bellezza, la loro fragranza, la loro luminosità; il colore e il sapore che sanno incantare i sensi. "Non hai nemmeno una volta - chiedono gli organizzatori di "Flower power - Il potere dei fiori. Giardino del nuovo secolo, che si tiene tra castello, parco e scuderie del castello francese di Chaumont-sur-Loire - sperato di avere il potere di "cambiare il mondo, cambiare idea, cambiare il cuore"?".
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