La diffusione del toponimo San Zeno, San Zenone o di chiese a lui intitolate o di patronati induce a ipotizzare due diversi tempi per la diffusione del culto. Il primo collegato ai longobardi, il secondo, più netto e intenso, alla Repubblica Serenissima. San Zeno o San Zenone interpretò, in terraferma, l'immagine della chiesa veneta. Il culto fu particolarmente sostenuto in seguito all'occupazione del territorio bresciano (1426-1427), dove ancora oggi è patrono di diciassette chiese della diocesi
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L'opera raffigura San Giuseppe e sarebbe - secondo gli esperti interpellati dalla casa d'aste - il disegno preparatorio della Natività Adorante con San Giovanni Battista, conservata a Buscot Park. Sembra essere l'unico superstite disegno di Botticelli che può essere chiaramente collegato con uno dei suoi dipinti, ed è anche l'unico studio dell'artista rimasto in mani private
In epoca tardo-medievale si diffuse la convinzione che il più giovane tra i dodici apostoli fosse stato chiamato al Cielo in anima e corpo come la Vergine Maria. Creando così una sorta di triangolo familiare in cui Gesù figurava quale fratello maggiore e la Madonna quale madre putativa