L’amore nell’arte

Lo storia degli amanti di Teruel che si danno la mano nel viaggio eterno

Lo stile gotico ripreso negli anni Cinquanta crea un effetto che oggi ci appare piuttosto kitsch. Ma se il fine era quello di creare un'emozione, lo scopo è stato raggiunto. Le due statue di uomo e donna che, distese sul sepolcro, si tendono la mano in una tensione all'unità amorosa che resta come fremito eterno, dopo la morte, furono realizzate dallo scultore Juan de Ávalos nel 1955, in un mausoleo aggiunto all'edificio della chiesa di Teruel, in Spagna
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Michelangelo – Soggetti omosessuali nell’arte, a partire da Ganimede

Ganimede, figlio del re di Troia Troo, giovane di grande bellezza, conquistò Giove, che, innamoratosi di lui, si trasformò in aquila e lo rapì, portandolo con sé sull'Olimpo e facendo di lui l'immortale coppiere degli Dei. Questo amore, di chiara natura omosessuale, fu molto celebrato nell'antica Grecia, a dimostrazione della sua legittimità e naturalezza all'interno di quella cultura. Tale mito ebbe poi molta fortuna, al punto che Ganimede venne presto identificato in astrologia con la costellazione dell'Acquario
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Ti dipingo frasi d'amore. Il tuo nome nella luna

Nel Cinquecento i letterati chiedevano l’ausilio dei pittori per tramutare le parole in “ieroglifici”. Si sviluppò così da una forma di crittografia la pratica del rebus, che in qualche caso veniva utilizzata anche nei quadri, come dimostrano le opere di Lorenzo Lotto o di Dosso Dossi. Un foglio da consegnare all’amata durante un ballo ufficiale
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Il fuoco sotto il ghiaccio: la vita di Gala, moglie e Dea imperatrice di Dalì

Diviene l'unica modella del pittore, il suo principale soggetto di ispirazione che si trasforma,presto, in una leggenda vivente e un'icona moderna. Da parte sua, la donna gestisce il marito, ne migliora le condizioni economiche e il rapporto con il mercato. Nei reciproci disequilibri emotivi, trovano una perfetta compensazione. Sono il re e la regina, la luna e il sole. Nel 1968 comprano, per coronare un percorso d'onnipotenza, il castello di Pubol in Catalogna, luogo in cui Gala fu sepolta nei giorni successivi alla morte, avvenuta il 10 giugno 1982.
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Dolce, sublime Amore che scegli la Fedeltà. Un cane si accuccia al tuo piede

Un fanciullo, personificazione di Amore, appare seduto su un tronco ideale mentre rivolge lo sguardo, velato di lacrime trattenute, verso la Fedeltà, rappresentata da un cane esanime posto ai suoi piedi. Un capolavoro di Pietro Freccia, scultore di grande sensibilità, morto a trentadue anni, nel 1856, a causa della caduta da un ponteggio. Il tema è sviluppato con una sensibilità estrema, volta a trasferire nello spettatore il conflitto da sentimenti eterni e trascinamenti inconsapevoli disposti da Eros stesso
P.FRECCIA, Amore e Fedeltà, 1840, marmo, Firenze, Galleria di arte moderna di Palazzo Pitti
P.FRECCIA, Amore e Fedeltà, 1840, marmo, Firenze, Galleria di arte moderna di Palazzo Pitti
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Il bacio, Alfred Eisenstaedt – Chi erano il soldato e la ragazza?

14 agosto 1945. Di bocca in bocca vola la notizia della resa del Giappone. La guerra è finita anche per gli Stati Uniti. La gente esulta, si abbraccia, grida di felicità, anche in Times Square. Proprio nel momento in cui le strade e le piazze sono occupate da gente festante, il fotografo Alfred Eisenstaedt è sulla via. davanti a sè vede una scena che sarebbe divenuta memorabile; l'amore che vince la guerra. Un marinaio si avvicina infatti a un' infermiera la abbraccia, la piega fino a a baciarla profondamente per la gioia
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Elisa Breton – Le scatole surreali e l'immenso dolore della bellissima musa di André Breton

Il 13 agosto 1943, durante una gita in barca al largo delle coste del Massachusetts, Ximena annega. Elisa precipita in un dolore immane, connotato anche da sensi di colpa. Tenta il suicidio. La sua vita è finita. Dal Cile, per darle sostegno morale, giunge un amico. Un giorno di dicembre del 1943 i due si recano a pranzo in un ristorante francese, a New York. E qui avviene un incontro risarcitorio e fatale
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"I due cugini" di Tranquillo Cremona, la sfocatura sentimentale degli Scapigliati

Camillo Boito paragona la tecnica alle vedute della lanterna magica, quando non ancora si è trovato il giusto fuoco della lente: l’immagine già si distingue, ma è immersa in un vapore quasi aeriforme. Tutta la critica più progressista si trova d’accordo nell’apprezzare il quadro, nonostante rimproveri all’artista audaci scelte formali, individua proprio in quest’opera il punto di massimo equilibrio della sua sperimentazione linguistica.
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Ilaria vegliata dal cane della Fedeltà. Così Jacopo della Quercia rese eterna una giovane madre morta di parto

Il sonno eterno, la dolcezza del volto composto, l'eleganza del monumento funebre che rinvia a quello dei regnanti francesi, in Saint Denis, conferiscono alla struttura marmorea lucchese una connotazione di dolce santità del quotidiano. Ecco perché questa giovane donna è oggetto di una venerazione che va al di là dei pur alti canoni estetici. E' il rapporto della giovinezza con la morte. E Ilaria, morta giovane si rivela cara agli dei, rapita da un ordine superiore che permette di cantare la bellezza della figura umana
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Brassaï – La vecchia Parigi di notte. Il video, le quotazioni

Per l'anagrafe era Gyula Halász, nato a Brassov, un tempo Ungheria, oggi Romania, il 9 settembre 1899. Ma il mondo l'avrebbe conosciuto come Brassaï -cioè abitante di Brassov - grande fotografo, cantore della malinconia notturna di Parigi, intellettuale, poeta, scrittore, scultore e cineasta. Figlio di un professore che aveva insegnato alla Sorbona, Gyula era comunque cresciuto in Ungheria, da dove era partito, venticinquenne, alla volta della capitale francese
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