L'azione del vento sui campi, i colori cangianti dell'erba alta e dei petali, ora rossi, ora tendenti al vermiglio, ora bruniti, ma lievi e preziosi come lembi di seta e di velluto, costituivano un vero trionfo per l'occhio di Manet, per certi aspetti aperti al nuovo, ma al contempo tempo, qui, incantati da una visione tradizionale della passeggiata, un paesaggio con figure che sembra venire dal passato.
Ciò che risulta estremamente interessante è che l'artista reitera la presenza di madre e figlio - la compagna di Monet e il loro bambino -. Prima li coglie sulla cima del dosso, poi più in basso, ma mutandone gli abiti. La presenza della mamma e del bimbo con il cappellino di paglia, che viene replicata lungo la diagonale del rettangolo, contribuisce a suscitare, come si diceva, una sensazione di movimento in discesa. Non è soltanto una preoccupazione compositiva. Monet tende a ciò che avrebbe sviluppato in modo straordinario, successivamente: suggerire il movimento reale.
Leggi tutto I papaveri nell'arte, il meccanismo della rivoluzione gioiosa di MonetUna figurazione tecnicamente di livello, quella praticata da Ernesto Achilli che offre una pittura di qualità tecnica che ha la funzione di portare benessere visivo in chi la osserva.Un rosso intenso, quello caratterizzato dagli antociani sostanze positive per la vita. Per leggere l'intervista all'autore, che illustra questa sua filosofia divisa tra fito-terapia e cromo-terapia, cliccare sul link rosso, per leggere il Pdf impaginato della rivista Stile arte
Leggi tutto Ernesto Achilli – Curarsi con le piante dipinteFiglia del pittore Nicolas Moillon. Quando morì, la madre di Louise si risposò con pittore di nature morte François Garnier, anche lui commerciante del quale divenne allieva. Louise sposò nel 1640 con Etienne Girardot. Dopo l'editto di Fontainebleau del 1685, la famiglia Girardot, che era protestante, fu perseguitata. Louise morì nel 1696 lasciando un testamento "cristiano"
Leggi tutto Madame Louise Moillon, il linguaggio dei frutti nella pittura del Seicento. Il videoDa evidenziare un altro aspetto fondamentale che sfata il mito che i quadri fossero realizzati in una sola seduta. Se osserviamo nella parte bassa del dipinto vediamo che il colore di base del lago è blu scuro. Monet ha lasciato asciugare la prima preparazione e ha poi sovrapposto, a film pittorico asciutto, una pennellata trascinata color bianco sporco, che ha creato i riflessi della luce. Da sottolineare anche il fatto che, con la direzione della pennellata, l'artista tendeva a suggerire la forma, con pochi o un sol tratto di trascinamento del colore stesso
Leggi tutto Come dipingeva Claude Monet – Guarda qui "Le ninfee" con la super-lente elettronicaIl bassorilievo di Santa Maria della Rosa o Madonna della Rosa, collocato oggi a Orzinuovi, in municipio, nella stanza del sindaco. Sotto il profilo stilistico l'opera rinvia alla fine del periodo gotico e pertanto ai primi decenni del XIV secolo, prima di un lavoro iconograficamente analogo, ma a tutto tondo, scolpito da Ardigino de Bustis nel 1440 a Bergamo
Leggi tutto Madonna della Rosa o Santa Maria della Rosa – Orzinuovi. Il significato dell'operaAlcune passeggiate erano organizzate proprio con lo scopo di raccogliere fiori, oppure assistere ai fenomeni dell’alba o del tramonto, oppure osservare il cielo, la qual cosa procurava particolare piacere e divertimento nonché momenti di riflessione profonda ai ragazzi. Durante l’osservazione diretta della natura vigeva l’uso di prendere appunti e venivano redatti resoconti mensili dall’alunno designato “segretario” del mese. I fiori venivano utilizzati poi anche come soggetti da riprodurre nelle varie tecniche artistiche
Leggi tutto Collegio Venturoli – I deliziosi erbari degli studenti d'arte dell'Ottocento L’unicità di un oggetto ordinario, l’indagine di un vissuto straordinario. Tra le fette di una semplice zucchina si cela la scoperta di un percorso individuale, di una specificità distintiva: così la dicotomia alimento/oggetto si fa metafora dell’individualità rispetto alla moltitudine, svelando agli occhi di chi guarda e interpreta la singolarità di ciò che appare comune.
Leggi tutto Silvia Naddeo, il cibo diventa scultura, mosaico, storia dei sempliciI fiori rappresentano, agli occhi dell'umanità, la bellezza senza senso che precede il frutto. Non c'è frutto, senza fiore. Questa è l'esperienza maturata dall'osservazione empirica del mondo. Ogni paradiso è costellato di fiori non solo perchè essi sono molto spesso dotati di colori intensi - e anche quando sono bianchi si permeano di luce atmosferica - ma in quanto sono legati al grande ritorno della primavera, al rifiorire della vita, alle atmosfere dolci, all'amore. Ecco. Il mazzo di fori è amore, mentre una pianta in vaso è affetto. Le donne chiedono che sia bloccata la bellezza, che non sia un elemento in un divenire fruttuoso. Le donne chiedono al proprio uomo che risalga all'Eden e che, per loro, sottragga al giardino proibito un angolo di bellezza senza senso. Nel cinema questa connotazione è spesso sottolineata. Il fiore è gentilezza e apparente idealità. Il fiore accompagna i defunti nell'ultimo viaggio e li accosta, nella tomba, a garantire un'eterna fioritura dell'anima, un eterno ritorno. Nel video vedremo come il cinema ha declinato, nei modi più creativi e poetici, meravigliosi mucchi di petali
Leggi tutto I fiori nella storia del cinema, dalla seduzione all'ombra del senso. Il videoUn ciclo pittorico originale e suggestivo del 1321, ricorda ancor oggi, ai fedeli che il percorso per raggiungere il paradiso deve passare attraverso il Giudizio finale, con tanto di "pesatura delle anime". Qui il minuzioso viaggio iconologico all'interno delle opere
Leggi tutto Dies irae e uva immortale negli affreschi di San Pietro in Mavinas a SirmioneLa presenza, nell’Annunciazione di Leonardo, di un misterioso albero, ha animato molti dibattiti tra gli studiosi. Tra querce e comunissimi cipressi, spicca nel quadro un fusto che ricorda l’Araucaria araucana, una specie che, diffusa in Sudamerica, è però giunta in Italia solo nel 1822.
Leggi tutto Leonardo e il mistero dell’albero “impossibile”