Dipinto in un arco di tempo collocabile tra il 1824 e il 1827, Il cerchio della lussuria: Paolo e Francesca di William Blake costituisce una sorta di incunabolo della visione futurista della scena che sarà offerta da Umberto Boccioni. Il vento è in realtà un turbine d’energia, una galvanica elettricità che unisce e divide i corpi, i quali quasi s’estinguono in uno sciame di fotoni.
Leggi tutto Paolo e Francesca. Straordinario e preveggente Blake: Gli amanti come energia assolutaUn rito arcaico, un nutrimento danzante ed elastico nelle foto di Anna Maria Di Ciommo. Le mani, a volte energiche e a volte delicate, si sono dedicate con rispetto all’impasto, senza mai aggredirlo ma piuttosto accarezzandolo, entrando in sintonia con quello che è uno dei più antichi esempi di nutrimento naturale. Qui è intervenuta l’artista Anna Maria Di Ciommo, fotografando con attenzione ogni momento della performance
Leggi tutto La pasta-madre diventa performance e fotografiaDice Claudio A. Barzaghi:" Data l'imponente messe di lavori, sembra quasi impossibile pensare che vi siano ancora zone rimaste in ombra, eppure mi è sembrato che fossero rimasti relegati in un cantuccio proprio due aspetti chiave - sui quali io stesso non ho operato fino in fondo con la giusta acribia -, affrontati i quali si sarebbe potuto sciogliere l'enigma (posto che l'opera celi effettivamente un enigma) con maggior facilità e senso logico: la vera identità della figura alata sulla destra del quadro, con il suo conseguente e determinante contributo alla narrazione complessiva, e l'innegabile dato ambientale determinato dal fatto che l'opera (indipendentemente dal suo non del tutto accertato destino) fosse stata realizzata a Milano e con buona probabilità per Milano". Le analisi, le spiegazioni
Leggi tutto Speleologia dei significati: esplora con noi i cunicoli più profondi della Vergine delle Rocce L’incontro spirituale con De Chirico, e il ruolo di questi nella formazione del linguaggio pittorico magrittiano - L’autonomia di un percorso che esercitò un forte ascendente sugli orientamenti contemporanei. Steingrim Laursen a Stile Arte:"L’ascendente di Magritte su diversi autori della Pop Art, da Warhol, a Rauschenberg a Lichtenstein, è stato determinante: tutti questi pittori acquistarono suoi dipinti. Molto significativo, in proposito, fu il grande successo che ebbe la mostra a lui dedicata a metà degli anni Cinquanta a New York. Per quanto riguarda la pubblicità e la comunicazione di massa, bisogna dire che Magitte ha avuto il merito di inventare immagini che rappresentano idee: perciò il suo apporto è stato fondamentale..
Leggi tutto Capire Magritte in 2 minuti: un mondo nuovo sospeso tra sogno e realta'In un’intervista a Stilearte, uno dei più grandi artisti italiani contemporanei ripercorreva il suo intenso itinerario - “Quando uscivo di notte dal mio studio per strappare i manifesti dai muri di Roma” - L’affascinante esperienza parigina con Deschamps, Klein, e gli altri del gruppo dei Nouveaux Réalistes - E il maestro lancia un messaggio: “Vorrei che il pubblico capisse che l’arte non è abilità, ma un linguaggio creativo”.
Leggi tutto Mimmo Rotella, intervista: la parabola delle carte lacerate. Nascita del décollage. ImmaginiPezzi unici o multipli autografi od oggetti di design ideati da Mimmo Rotella, in questo momento alle aste on line, dotate di certificazioni. Rotella, come ben sappiamo, è l'artista italiano che trovò una via all'interlocuzione con l'arte statunitense del pop. Le lacerazioni dei manifesti dei grandi film, quando Warhol proponeva le Marilyn come supremo oggetto del mito celebrato dall'arte, proponevano uno stretto colloquio in cui avveniva - anche con particolare acutezza sensitiva nei confronti del desiderio del pubblico - uno scambio di azioni tra il subire il modello statunitense e graffiarlo, seppur parzialmente. Per vedere i Rotella alle aste on line, cliccare il nostro link sicuro, qui sotto. Il nostro quotidiano è certificato a livello di sicurezza assoluta
Leggi tutto Tutte le opere di Mimmo Rotella all'asta on line, in questo istante. Entra e vediDa una Brescia inospitale e odiata, il capitano prefigura la Laguna, isolata e difesa dall’orizzonte di una grande fossa arginata, come una macchina idraulica produttiva (agricoltura; pesca), dinamica (il collegamento pedonale tra i due maggiori nuclei urbani attraverso il ponte agganciante Murano a Venezia; l’agilità della navigazione per i canali profondi e puliti), ma disponibile all’ornamento (“horti et giardini”, “collinette” create utilizzando i detriti degli scavi) che, in quella stessa congiuntura, invocava Alvise Cornaro, immaginando un isoletta e un teatro nel bacino marciano.
Leggi tutto I progetti del Mose – Come Bembo, nel 1560, pensò di dividere le acque di Venezia Il quadro in cui è ritratta una donna, infatti – e in cui si mescolano sapori di ascendenza nordica e naturalismo – potrebbe essere simile a uno di quelli presi in considerazione dal Tribunale Arcivescovile di Genova per processare l’“eretico” Strozzi con l’accusa di esercizio illecito della pittura e più precisamente “contra decorem dignitatis sacerdotalis exercuit et exercet artem pictoris, images ac picturas tam prophanas quam non”. Il motivo dell’accusa risiede nel fatto che il religioso crei un dipinto che vada oltre i ristretti canoni del tempo, aderendo al processo di secolarizzazione della pittura che vede negli artisti laici del nord-Europa i promotori
Leggi tutto Bernardo Strozzi – Il prete processato perché dipingeva opere “profane”Nell'ambito del vasto Corpus delle opere di Gustave Doré, accanto ai dipinti - meno noti della sua produzione grafica, ma splendidi - troviamo anche illustrazioni di altissimo livello d'invenzione e di tecnica. Aggirando le tavole molto note realizzate per la Divina Commedia, emergono opere compiute per diversi libri destinati ai bambini e ai ragazzi, tra i quali fiabe e romanzi.
Leggi tutto Gustave Doré, illustratore di fiabe. Tutto quello meno conosciuto di lui. Il videoIl giovane artista, Premio finalisti Nocivelli 2017, analizza la propria scultura: "Credo che I will never copy Maurizio Cattelan anymore sia l’ennesimo tentativo (fallimentare) di esorcizzare una delle isterie più frequenti nell’autoanalisi della figura del giovane artista: la frustrazione dell’epigonismo e la paura di un confronto citazionistico già perso in partenza. Davanti all’accusa e alla “punizione” simpsoniana inflitta per l’uso/abuso improprio di stilemi brandizzati altrui, l’installazione vuole descrivere, attraverso l’utilizzo del pupazzo come un’io feticcio, un’ulteriore via interpretativa sul tema: la costruzione di una carriera epigonale come scelta e discorso artistico, come forma di resistenza che si svolge in parallelo ad una distanza storica".
Leggi tutto Giulio Alvigini, la scultura dell'uomo messo in un angolo. Esclusione e meditazione