L’artista, per rendere più sincera la composizione ed aggiungere maggiore verità, sceglie di scolpire fiori comuni, sicuramente presenti nei prati di Villa Barboglio, ed immagina che la bimba si sia intrecciata la coroncina sul capo con le campanule della comunissima ipomea rex, nota con il nome di idola, fiore che cresce spontaneamente nei campi ed ha una vita brevissima: sboccia e sfiorisce nello stesso giorno, così come, simbolicamente, la piccola Teresa.
Leggi tutto Giovanni Battista Lombardi – Dolce, piccola Teresa morta a dieci anni, lieve come una campanula L'ipotesi che la tomba possa contenere, oltre ai resti di uno dei massimi interpreti del mondo, anche oggetti a lui appartenuti o segreti manoscritti sarebbe confermata, a detta dei cacciatori di tesori, da una frase dell'epitaffio, lì incisa: "Amico, per l'amor di Gesù, rinuncia a scavare la polvere qui racchiusa. Benedetto sarà colui che risparmia queste pietre. E maledetto colui che rimuove le mie ossa".
Leggi tutto Visitiamo insieme la tomba di Shakespeare. Anche con il georadarDipingere con olio o con acrilico l'immagine di un prato - ma anche realizzarla con le matite o con i pastelli a olio o quelli magri - è certamente un compito che può essere sottovalutato, ma che presenta, in realtà, molte difficoltà ai fini di una resa realistica del dipinto. E, per certi aspetti, centrare le vibrazioni del verde e le variazioni tonali può risultare il valore aggiunto al nostro dipinto
Leggi tutto Dipingere o colorare l'erba di un prato – Tecniche, colori, tutorialLa luce laterale, proveniente da una finestra chiusa e non compensata da altre fonti luminose interne, generalmente crea, nelle fotografie o nei dipinti, un senso di immobilità e di malinconia, leato al progressivo perdersi nell'oscurità del vano, in un effetto che il nostro occhio associa al degradare del grigio nel nero. Essa presiede i quadri di Vermeer e tanti interni fiamminghi e si evidenzia, come luce altamente simbolica, nei quadri di Hopper che trasferiscono all'osservatore un senso di vacuità dopo l'angoscia del vuoto, un sentimento che domina il pittore il quale converge su un pensiero esistenzialista. La finestra è il luogo di comunicazione con l'esterno, ma può diventare il punto angosciante dal quale non transita nulla, lasciando ogni singolo chiuso nella propria cellula d'esistenza, che diviene una monade leibniziana.
Leggi tutto Quella luce malinconica, alla Hopper, che lambisce le figure nude. Il videoDi origine albanese, Kalari chiede l'asilo politico in Italia e si trasferisce a Volterra. Inizia da Michelangelo - e dal non finito -, un confronto costruttivo con la scultura archeologica. Una strada che porta ai grandi ideali della tradizione
Leggi tutto Le italiche mitologie di Arian KalariIl video della tenuta e del parco di Giverny, conservati perfettamente, secondo gli allestimenti architettonici e floreali voluti dal maestro per farne un teatro di posa en plein air, vicino alla propria abitazione
Leggi tutto Seguiteci nell'incantato, meraviglioso giardino di MonetAgli inizi del secolo scorso, Severini frequentava a Roma, insieme a Boccioni, l’atelier di Giacomo Balla; e proprio Balla lo aveva introdotto al Divisionismo...
Leggi tutto Severini e gli esordi divisionisti, tra Balla e SeuratL'artista,tra i finalisti del Premio Nocivelli '15: "Il disegno, la pittura e la scultura sono le mie forme di comunicazione con il mondo: mi permettono di esprimere le mie emozioni e i miei stati d’animo, o semplicemente rappresentare quello che mi colpisce, rappresentano un bisogno fisiologico irrinunciabile e mi galvanizza l’idea di non sapere quale sarà il risultato finale e quali sensazioni potrà suscitare il mio lavoro nel fruitore".
Leggi tutto Gian Luca Spanu, condividere il sogno della pitturaROMA - La mostra, al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, si compone di oltre 200 opere tra dipinti, manifesti, disegni, opere decorative, gioielli e arredi, che concorrono a ripercorrere l’intero percorso creativo del massimo esponente dell’Art Nouveau.
Leggi tutto Inaugurata oggi la mostra di Alphonse Mucha al VittorianoIl quadro trovato a Tolosa, nella sua complessità, potrebbe rivelarsi come un'opera impostata da Michelangelo Merisi, durante il suo soggiorno a Napoli e dipinta da due o tre pittori, dopo la morte del maestro. Oppure come un dipinto realizzato da qualcuno molto vicino a Caravaggio, alla maniera del maestro, con il fine di immetterlo sul mercato come opera totalmente originale
Leggi tutto Nel "Caravaggio" francese c'è la figura di Artemisia Gentileschi