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Stasera musei aperti fino a tardi. E' il miglior luogo per le emozioni della coppia. L'elenco dei musei

La condivisione di emozioni estetiche può creare empatie fortissime nelle coppie che si stanno formando o che si vogliono formare e non costituire un "pretesto" già troppo dichiarato come una passeggiata in riva al mare o l'osservazione della luna in un luogo appartato. I musei sono pubblici, ma di notte diventano più dolci e intimi, favorendo la creazione, tra le coppie formate, da formarsi o in cerca di rinnovo d'emozioni, di una magica bolla dalla quale vengono avvolte
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Come e perchè l'arte contemporanea spiazza oggetti e pubblico? La risposta al MoMA

Jones teorizza il concetto di defamiliarizzazione come principio di organizzazione che soggiace alla pulsione creativa di una tensione continuamente rilanciata tra oggetti e linguaggio, messa in scena del quotidiano e indifferenza annichilente e sclerotica della forza dell’abitudine. Secondo l'artista americano, il pubblico automatizza tutto ciò che si ripete e che si ripresenta alla sua coscienza, essendo incapace di mantenere una percezione alternativa degli oggetti
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Paolo Buzi, il primo messaggio dei Naufraghi affidato ieri alle onde

"Fedra è stata liberata stamane in mare, protetta in una bottiglia di vetro e cera lacca". Scrive Lis Ki, come in un dispaccio telegrafico antico. La bottiglia contiene un'anima che è un messaggio dell'artista Paolo Buzi."Caro Maurizio - mi scrive Paolo - come avevamo annunciato lo scorso anno, la prima di 7 opere destinate al mare sta navigando sola al largo di Tavolara"
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Antonio delli Carri – Mitiche meduse e polipi omerici nel mare della Magna Grecia

Premio Nocivelli: Stile arte intervista l'artista primo tra i giovani e vincitore assoluto della sezione scultura, con un lavoro prezioso, tra arte povera e classicismo greco-romano delle pitture vascolari. "Mi sono imbattuto nella figura dell’uintacrinus, un echinoderma, che visivamente si rifaceva al concetto di medusa, ma assomigliante per altri versi ad un polipo. Insomma una forma che a me colpiva molto, ed in quanto animale estinto poteva figurare, quasi per assurdo, molto contemporaneo"
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Desolazione! O mia patria sì bella e perduta

La splendida giovinetta dello scultore Vincenzo Vela, nasce come monumento funebre e in breve si trasforma, a Brera, nell'insegna di un'Italia che ha perduto - anche nel 1848 - ogni speranza. Lo scultore decide di avvicinarsi all’iconografia funeraria in modo assolutamente inedito, sottraendosi dalla raffigurazione delle consuete immagini femminili consolatorie e rassicuranti, personificazione di virtù ideale, scegliendo invece di mettere in scena un dolore più che mai reale e tangibile a cui non è possibile dare nessuna risposta
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