Pittura dell’ottocento

Federico Zandomeneghi quotazioni gratis

Fu, con De Nittis e Boldini, uno dei tre italiani della Parigi impresssionista. Impressioniosta egli stesso, amico di Degas, attento esploratore dei volti, dei gesti, dei corpi femminili, tematiche tipicamente degasiane, pittore con il quale condivise il gusto per il disegno e l'uso di linee conchiuse nei dipinti, nonchè la predilezione per i pastelli, anche se non disdegnò la pittura en plein air, condotta accanto a Guillaumin.
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A Milano la mostra d'arte "Pompeo Mariani. Impressionista italiano"

La mostra milanese - dal 28 febbraio al 3 maggio - rappresenta un ulteriore contributo allo studio e alla conoscenza della lunga, quanto fortunata parabola artistica di Mariani, iniziata nel 1878 a Milano sotto l’egida del pittore Eleuterio Pagliano e conclusasi con tutti gli onori a Bordighera, in Liguria, nel 1927: nella sua carriera Mariani ha esposto infatti in ben 480 mostre, ottenendo – unico artista al mondo – quattordici medaglie d’oro e nove d’argento, mentre le sue opere hanno avuto acquirenti illustri quali, ad esempio, Andrew Carnegie, Charlie Chaplin, Max Linder, Giacomo Puccini, Arturo Toscanini, Adolph Thiem, lo zar di Russia Nicola II, la Real Casa di Savoia, le famiglie Bernasconi, Florio, Rockefeller e Rothschild
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La luce magica. Quanto valgono i quadri di Giuseppe Canella

Nella capitale francese partecipò alle esposizioni di vari Salons e nel 1830 fu insignito del premio Medaglia d’oro, che gli fu consegnato da Luigi Filippo. In virtù dell’eterno provincialismo italiano, l’incoronazione francese diventò immediatamente foriera di un notevole successo in Italia.
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Filippo Palizzi quotazioni gratis

Dalla via indicata dalla scuola napoletana di paesaggio che già considerava, pur con toni a volte melodrammatici, la realtà come oggetto di particolare attenzione, si spostò gradualmente in una direzione sempre meno caratterizzata dal pittoresco e sempre più connotata da una profonda osservazione del vero. Anche per questa sua ansia di verità, da trasfondere poi nei dipinti, fu tra i primi artisti a sviluppare un forte interesse per la fotografia, poi applicata, in diversi casi, come struttura di base dei suoi dipinti.
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Dal 22 febbraio Matisse ornerà le sale del Palazzo dei Diamanti di Ferrara

Una selezione di opere provenienti da musei e collezioni private di ogni parte del mondo, racconterà dal 22 febbraio al 15 giugno, l’avventura attraverso la quale Matisse, al pari di Picasso, si è ispirato al più classico dei temi, quello della figura, e ne ha sovvertito la rappresentazione tradizionale.
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