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Posts published in “Stile arte Brescia”

Felice Bodei

Nel solco della tradizione, in un figurativo attento alla ricostruzione del dettaglio e alle soluzioni tecniche che intendono favorire la ricerca dell’area di sosta della poesia, Felice Bodei percorre una strada che ha tracciato sin dagli esordi e che lo ha portato, con fedeltà ai propri presupposti, a praticare una linea compositiva e metrica, quasi uscita dal passato, senza enjambement, che rivela la scelta programmatica di essere genuinamente semplice

Giovanni Fumagalli

Particolarmente apprezzabili pittoricamente i soggetti riferiti al Caffè Maffio, al Calendarietto della Profumeria Soldi, a Silva arredi e Tadini & Verza. Anche varie associazioni si sono avvalse dell’opera di Fumagalli, commissionandogli imprese; così pure teatri cittadini, per i quali ha prodotto manifesti. Sue pure varie illustrazioni di edizioni librarie e la copertina della rivista Brescia

Gino De Lai

Particolarmente apprezzato dal collezionismo locale, Gino De Lai è un interprete inconsueto ed esuberante della coinvolgente bellezza che il Garda ha sempre esercitato sui pittori. Le opere di De Lai circolano frequentemente sul mercato locale, raggiungendo anche un significativo valore commerciale, che ha innescato purtroppo già da alcuni anni l’interesse dei falsari

L’arte dei brüsafer

Viaggio alla scoperta dell’arte dei brüsafer, sapienti manipolatori del duro metallo che iniziarono ad operare, in provincia di Brescia, nella zona della Franciacorta. Nella prima puntata, i profili di Bara, Barborini, Bellini e Bonometti

Gian Battista Barbieri

Il salodiano Gian Battista Barbieri (1858-1926) è artista fra i maggiori dell’Otto-Novecento bresciano, animato da rara sensibilità. Appartenente a famiglia benestante, il giovane Gian Battista affronta la pittura con spirito dilettantistico, per poi affinare le naturali doti alla scuola di Faustino Joli. Viaggia sovente: a Firenze frequenta Achille Glisenti, a Roma Modesto Faustini

Gli artisti del Cantinone di Brescia

E’ in queste sale che, sulla parete di fronte all’ingresso, Giulio Greppi realizzò a tempera, nel 1937, la grande lunetta riportante le caricature dei personaggi della bohème bresciana. Al centro del locale si trovava invece un vasto salone dove erano collocati il bancone e una credenza ottocentesca, mentre in cantina era conservata una notevole collezione di vini; infine, la saletta di destra ospitava il grande fuoco

Angelo Fiessi –

Era attratto dal paesaggio e studiò i paesisti lombardi, ma senza idealizzare la natura. Nelle sue opere si vede, infatti, come la preoccupazione di una raffigurazione realistica del soggetto sia dominante e come la resa vada addirittura oltre le aspettative. La natura dipinta da Fiessi è veramente se stessa: è piena di personalità e domina lo sguardo dell’artista