Clara Scola, cronometrare la polvere. Il gesso eterna scontrini e carte che volano in città

L'artista - Premio finalisti Nocivelli 2017 con "Cronometrare la polvere"- analizza la propria opera: "Un gioco di copie di ricordi, di questo si è trattato. Circa 300 calchi in gesso di scontrini conservati (o forse sarebbe meglio dire collezionati) in tre anni. Gli anni della mia emancipazione. Esperienze, emozioni, persone nuove, voglia di andare lontano e di sognare. Ogni singolo scontrino riportava la data, l'ora, il luogo e cosa avevo preso. Hic et nunc".

Clara Scola – Premio finalisti Nocivelli 2017 con “Cronometrare la polvere”- commenta la propria opera
www.premionocivelli.it/opera/ila-e-il-ninfo-ovvero-annunciazione-0

Clara Scola, Cronometrare la polvere, 2017, scultura, dimensioni variabili

Un gioco di copie di ricordi, di questo si è trattato. Circa 300 calchi in gesso di scontrini conservati (o forse sarebbe meglio dire collezionati) in tre anni. Gli anni della mia emancipazione. Esperienze, emozioni, persone nuove, voglia di andare lontano e di sognare. Ogni singolo scontrino riportava la data, l’ora, il luogo e cosa avevo preso. Hic et nunc. Qualcosa che io e solo io so di aver vissuto al 100%, qualcosa che mi porto addosso e che mi permette di essere ciò che sono ora. Una memoria quotidiana che non posso cancellare dai miei ricordi, ma che posso cancellare sulla carta, facendo diventare gli scontrini del blocchi di gesso puro e scultoreo pronto per essere scritto dalla memoria collettiva che si approccia a questo lavoro. Diari di una collettività che prende forma di conglomerato urbano, ovvero il luogo in cui la collettività crea le proprie memorie, lotte per le proprie battaglie, si abbraccia e commemora un evento oppure piange e si dispera. Cronometrare la polvere è questione di tempo e pazienza”.
“Ho 23 anni e sono consapevole di avere il mondo in mano ancora per pochi anni. Dopodiché ci sarà il ricambio generazionale, e allora se non/ sarò riuscita nel mio lavoro, avrò finito di sperare bene. Sto studiando pratiche curatoriali a Milano, all’Accademia di Belle Arti di Brera e sto cercando di formare un senso critico più preciso e consapevole, riguardo alla cultura visuale da cui siamo soffocati. La mia doppia natura di artista e curatrice, mi permette di arrivare a fondo del significato di un’opera e di non fermarmi a “bello o brutto” (per me sono concetti che non esistono), ma di continuare ad indagare, osservare, toccare e annusare, se serve.”

sent by Barbara Bongetta

 
scola.clara1@gmail.com
3382813569
 

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa