Claude Monet: cosa c'è di strano in questo quadro splendido del maestro francese?

Monet trascorse l'estate del 1867 con la sua famiglia a Sainte-Adresse, una località balneare vicino a Le Havre. Fu lì che mise in posa il padre - l'uomo seduto, che indossa un cappello Panama - e altri parenti. Da notare un altro particolare. L'artista dipinse la scena, restando su una terrazza anteriore dell'albergo. In questo mutamento del punto di vista - contro la centralità prospettica della tradizione occidentale - reso omaggio alla pittura giapponese, in quegli anni in grande auge. Anche se un quadro non ancora totalmente impressionista, Monet lo espose alla quarta mostra impressionista del 1879 come Jardin à Sainte-Adresse

a giardino
Metropolitan museum of arts
Giardino a Sainte-Adresse
Artist:Claude Monet (French, Paris 1840–1926 Giverny)
Date:1867
Medium:Oil on canvas
Dimensions:38 5/8 x 51 1/8 in. (98.1 x 129.9 cm)
Classification:Paintings
Credit Line:Purchase, special contributions and funds given or bequeathed by friends of the Museum, 1967
Accession Number:67.241
Vogliamo proporvi un piccolo gioco, che, in fondo gioco non è, quanto un esercizio di lettura stilistica. Osservate bene il dipinto. Ci sono elementi tecnici che notiamo immediatamente: la pittura è piuttosto dettagliata, piatta a livello dei fiori colpiti dal sole; le ombre sono nette e notevole è l’uso del colore nero. Tutto, immediatamente davanti a noi, dà l’impressione di massima staticità. Mentre bandiere, fumi di scarico delle navi e creano un’impressione di movimento, anticipati dalle bandiere. La scena venne dipinta da Monet prima della maturazione totale del pensiero impressionista, quando l’artista era molto vicino al pensiero pittorico di Manet, grande rivoluzionario che precedette gli impressionisti stessi. La pittura degli anni successivi, in Monet, si disfa nelle pennellate analitiche e piatte; coglie in ogni angolo il variare di luce e vento, viene impostata con ombre colorate e, soprattutto il nero, viene mescolato con altri colori. La nettezza della messa a fuoco di quest’opera, rispetto a quelle successive, del maestro, è legata soprattutto a un uso manetiano del nero che, a sua volta, l’aveva desunto da Goya e da El Greco.
Le sensazioni
Il quadro – per certi aspetti più vicino anche alla nostra pittura macchiaiola, che agli sviluppi stilistici successivi da parte di Monet – comunica, comunque, quelle intense sensazioni-emozioni che sarebbero state oggetto della pittura impressionista. Abbiamo infatti due aree: la prima molto calda, perchè illuminata dal sole, costituita dal giardinetto; un’area di passaggio tra i climi – rappresentata dalla linea delle bandiere -e una terza area ampia e fredda, quella del mare, delle onde e delle navi. Monet riesce a comunicare queste sensazioni attraverso un’antitesi, un contrasto aperto, molto violento.
La storia del quadro
Monet trascorse l’estate del 1867 con la sua famiglia a Sainte-Adresse, una località balneare vicino a Le Havre. Fu lì che mise in posa il padre – l’uomo seduto, che indossa un cappello Panama – e altri parenti. Da notare un altro particolare. L’artista dipinse la scena, restando su una terrazza anteriore dell’albergo. In questo mutamento del punto di vista – contro la centralità prospettica della tradizione occidentale – reso omaggio alla pittura giapponese, in quegli anni in grande auge. Anche se un quadro non ancora totalmente impressionista, Monet lo espose alla quarta mostra impressionista del 1879 come Jardin à Sainte-Adresse.
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