[L’]ARTE E L’ESOTICO – Del tutto insolita l’iconografia di questa Adorazione dei Magi di un anonimo portoghese di inizio Cinquecento, conservata al Museo di Viseu. Ai tre personaggi della tradizione l’autore ne affianca un quarto, un indio appunto, che offre a Gesù Bambino pepite d’oro contenute in un guscio di noce di cocco. L’aggiunta della presenza amerinda significava, a quei tempi, al tempo stesso, sottomissione dell’America precolombiana ai cristiani e fratellanza universale.
Oltre all’immancabile copricapo piumato, il “quarto Magio” esibisce un’arma tribale (una lancia di tipo brasiliano). Posto di fronte al problema della sconvenienza che un uomo si possa presentare seminudo davanti alla Sacra Famiglia, l’ignoto artista lo risolve a modo suo: il nostro indio viene provvisto di abiti di foggia europea, ma con maniche e brache più corte del normale, e senza calze né scarpe.
Cocco, oro, incenso e mirra. Il quarto "Magio" venuto dal Brasile
L'ARTE E L'ESOTICO - Del tutto insolita l’iconografia di questa Adorazione dei Magi di un anonimo portoghese di inizio Cinquecento, conservata al Museo di Viseu. Ai tre personaggi della tradizione l’autore ne affianca un quarto, un indio appunto, che offre a Gesù Bambino pepite d’oro contenute in un guscio di noce di cocco.