Come dipingevano divisionisti e pointilliste? Segreto svelato. Entra con la super-lente. Vedi da qui

Non facilissimo avvicinarsi ad un dipinto divisionista o pontilliste per vedere l'eterea disposizione di migliaia di punti o fiocchi colorati sulla tela, chiamati a rappresentare il costante mutamento di colore provocato dalla luce e l'azione di ogni singolo tono. Oggi si può fare molto meglio di quanto sarebbe possibile avvicinando il più possibile il volto alla tela. E vedere la tecnica del punto fremente. Osserviamo "Le cabine di Portrieux", dipinto realizzato nel 1888 da Poal Signac. L'osservazione dei punti di colore lascia capire che la stesura dell'opera avvenne in tempi successivi, utilizzando un colore e le sue sfumature e lasciando asciugare, Introducendo il secondo colore eccetera. Una curiosità. Sempre visti da vicino, i colori sembrano dati a corpo, senza essere molto allungati con diluenti. Semmai essi furono resi più brillanti con un notevole apporto di olio di lino. Essi appaiono, infatti, molto grassi

Non facilissimo avvicinarsi ad un dipinto divisionista o pontilliste per vedere l’eterea disposizione di migliaia di punti o fiocchi colorati sulla tela, chiamati a rappresentare il costante mutamento di colore provocato dalla luce e l’azione di ogni singolo tono. Oggi si può fare molto meglio di quanto sarebbe possibile avvicinando il più possibile il volto alla tela. E vedere la tecnica del punto fremente. Osserviamo “Le cabine di Portrieux”, dipinto realizzato nel 1888 da Poal Signac. L’osservazione dei punti di colore lascia capire che la stesura dell’opera avvenne in tempi successivi, utilizzando un colore e le sue sfumature e lasciando asciugare, Introducendo il secondo colore eccetera. Una curiosità.

Sempre visti da vicino, i colori sembrano dati a corpo, senza essere molto allungati con diluenti. Semmai essi furono resi più brillanti con un notevole apporto di olio di lino. Essi appaiono, infatti, molto grassi.
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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa